PISA – Nei primi sei mesi del 2024 nel territorio dell’Asl Toscana nord ovest si sono registrati 7.057 infortuni (5497 sul lavoro di cui 490 con una prognosi maggiore di 30 giorni) di cui 4 mortali: il 21 marzo a Lucca (edilizia stradale), il 14 maggio a Crespina-Lorenzana (equitazione), il 15 maggio a Fornaci di Barga (metalmeccanica) e l’1 luglio a Pietrasanta (agricoltura -manutenzione verde).
A fare il bilancio del Dipartimento di prevenzione della Asl che fa il punto nel primo semestre dell’anno. Nel periodo sono stati controllati 885 cantieri (353 con rischio caduta dall’alto), ben il 22% di questi (190) sono risultati non a norma. Le aziende visitate sono state 2.975, (160 in agricoltura, 1429 in edilizia e 1339 in altri comparti. Sempre nel primo semestre 2024 sono stati emessi 620 verbali (307 in edilizia; 15 in agricoltura e 298 in altri comparti produttivi) per un totale di oltre 870 mila euro di sanzioni pecuniarie, le violazioni sono state 818, le sospensioni 8 (7 in edilizia), 11 i sequestri e 29 i verbali con sanzioni amministrative.
Inoltre, l’attività del Pisll comprende anche la conduzione di indagini di polizia giudiziaria per infortuni sul lavoro, malattie professionali e la segnalazione ai Ministeri competenti in merito a presunte non conformità di macchine e impianti alle direttive europee di prodotto. Anche la promozione di iniziative d’informazione, formazione e sensibilizzazione è una ulteriore e importante attività svolta dal servizio.
“Anche se gli infortuni sul lavoro mostrano un trend in riduzione – afferma Roberta Consigli, direttrice del Dipartimento di prevenzione della Asl Toscana nord ovest – purtroppo non è così per gli infortuni gravi e mortali. E’ sconcertante, infatti, continuare a constatare le stesse modalità di accadimento degli infortuni mortali nei due comparti inseriti da anni nei piani mirati nazionali e regionali. Un dato per tutti. I risultati dei controlli eseguiti dai nostri servizi di prevenzione in questi settori e la frequenza delle violazioni riscontrate (oltre il 20% dei cantieri controllati non a norma, con circa la metà delle violazioni contestate nel comparto edilizia) portano ad alcune riflessioni. Questa mancanza di attenzione alla prevenzione porta ad un incremento della vigilanza che però non può essere l’unico strumento di contrasto agli infortuni sul lavoro”.