La responsabile del Codice rosa regionale

FIRENZE – La messa a punto di un sistema di accoglienza in grado di garantire sempre l’accesso ai servizi entro settantadue ore.

Traguardo che la rete del Codice rosa punta a raggiungere nel prossimo triennio. Con questo scopo la rete punta a rafforzare la presa in carico delle vittime di violenza e di abusi sessuali, assicurando il necessario supporto alle professioniste e ai professionisti del pronto soccorso attraverso il finanziamento di progetti che dovranno essere presentati dalle aziende sanitarie, da sole o in collaborazione. Novità specifiche anche per le vittime dei crimini d’odio: sarà attivato e promosso un numero di telefono dedicato.

“La rete codice rosa è un’esperienza ormai consolidata e riconosciuta come un modello a livello nazionale – hanno affermato il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini –. Violenza sulle donne e azioni di discriminazione sono fenomeni che si possono combattere con risposte concrete e determinate. Gli obiettivi dei prossimi tre anni vanno in questa direzione, affinché il sistema sanitario toscano sia sempre più uno spazio sicuro, dove le vittime possano trovare accoglienza e protezione con percorsi sempre più sensibili e attenti alle persone”.

Per l’accoglienza nelle settantadue ore sono stati stanziati 45 mila euro l’anno. Per il finanziamento dei progetti delle aziende territoriali ed ospedaliere per la prevenzione della vittimizzazione secondaria ci saranno invece a disposizione 350 mila euro nei tre anni. Ventimila euro sono riservati al Centro di ascolto oncologico regionale, presso l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica (Ispro), che dovrà metterà a punto e gestire la linea dedicata alle vittime dei crimini di odio. Complessivamente con la delibera regionale si impegnano dunque 505 mila euro dal 2024 al 2026.

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