FIRENZE – “La Toscana sarà fra le cinque regioni che promuoverà la richiesta di referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata. Il testo approvato è veramente sbagliato, creerà diseguaglianze e amplificherà le disparità sul territorio. Ci coordineremo con le Regioni che la pensano come me sulle misure da assumere”.

A dirlo, in un’intervista al Corriere della Sera il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Se l’atteggiamento – ha detto Giani – è quello riscontrato in Parlamento: nessun dialogo e colpi di maggioranza, con una sorta di baratto tra FdI e Lega su premierato e autonomia. Di fronte a questo irrigidimento e mancanza di confronto l’unica parola a questo punto è quella dei cittadini, perché credo che la maggioranza degli italiani non possa concepire un’autonomia così”.

A cambiare la posizione della Toscana, che nel 2019 avviò il processo per l’autonomia differenziata, è stato “il testo di Calderoli, che prima non c’era. Ha disatteso le nostre aspettative. Siamo per un’autonomia non differenziata ma semplificata. Ancora meglio: per un regionalismo equo e solidale che valorizzi alcune specifiche eccellenze dei territori”.