FIRENZE – Gli studenti scenderanno in piazza martedì 18 giugno con un presidio, in occasione della seduta del Senato accademico dell’Ateneo fiorentino.

A promuoverlo gli Studenti per la Palestina, che annunciano la presentazione di una nuova mozione per chiedere la sospensione dei bandi universitari in essere con Israele. “Nell’ultima seduta – spiega Francesca Barba, dell’Università di Firenze – è stata approvata una mozione per la pace e contro la guerra. Quello che chiediamo è consequenziale. Ci sono stati dei passi avanti in Senato. La mediazione si è attestata sulla nascita di una commissione che dovrebbe valutare la moralità degli accordi con enti terzi rispetto ai contesti di guerra. In attesa che questa commissione si strutturi e possa dare la sua valutazione, chiediamo una sospensione cautelare degli accordi”, dieci le Università israeliane coinvolte, “consapevoli che i tempi burocratici non sono quelli della guerra”. Gli studenti hanno anche sottolineato il sostegno di una parte del corpo docente alle loro richieste.

“Tantissimi professori e professoresse, a cui si aggiungono ricercatori, dottorandi e personale tecnico-amministrativo che fin dall’inizio dell’accampata si sono mostrati solidali – fanno sapere gli studenti -. Quelli che sono contrari dicono che noi non siamo per il dialogo, che il boicottaggio fomenterebbe la guerra. Gli rispondiamo che noi non vogliamo assolutamente boicottare la ricerca, ma boicottiamo la guerra. In questo senso cerchiamo di fare un favore al sapere”.