FIRENZE – “Uno spot elettorale mal riuscito”. Simone Bezzini stronca il provvedimento presentato oggi dal ministro Orazio Schillaci per abbattere le liste di attesa.

Un disegno di legge e un decreto legge che mirano a creare una cabina di monitoraggio gestita da Agenas sulle attese nel pubblico e nel privato, togliere il tetto di spesa per il personale sanitario a partire dal 2025 e intensificare le visite specialistiche.

“Si tratta di un atto in gran parte ridondante che non tiene conto degli strumenti già esistenti – hanno sottolineato l’assessore -, un provvedimento privo delle innovazioni organizzative e di strategie per promuovere l’appropriatezza che sarebbero veramente necessarie per contenere il fenomeno delle liste d’attesa. Tutto ciò è ben evidenziato nelle diciotto pagine di rilievi critici sollevati dai tecnici delle Regioni”.

A protestare non è stata solo la Toscana, ma il responsabile della salute nella conferenza della Regione, che è assessore in Emilia Romagna, ha evidenziato la mancanza di copertura economica. “Durante la riunione tutti gli assessori, indipendentemente dal colore politico, si sono dichiarati disponibili a confrontarsi e a lavorare ad una terapia d’urto condivisa per contenere il fenomeno delle liste d’attesa. Ma l’invito non è stato accolto – ha osservato Bezzini – Si sta giocando sulla pelle delle persone che hanno bisogno di cure, calpestando sempre di più le corrette relazioni tra istituzioni dello Stato”.