Lo sciopero a Firenze
Lo sciopero a Firenze (Foto Cgil Toscana)

Sono 30 mila, secondo gli organizzatori, i manifestanti che questa mattina hanno sfilato nel centro di Firenze con le bandiere di Cgil e Uil per lo sciopero generale. 10mila quelli presenti a Pisa, 3500 quelli a Siena «Siamo in piazza – ha spiegato la segretaria nazionale della Cgil Serena Sorrentino – non soltanto per dire che siamo contrari alla politica economica, messa in campo con il Jobs Act del governo che riduce i diritti e non estende le tutele, ma anche per fare delle proposte concrete”. Nei cortei tanti cartelli contro il Jobs Act del governo e i palloncini che raffigurano il premier Matteo Renzi col naso lungo di Pinocchio, e la scritta “Matteo, stai sereno”.

Il segretario nazionale Cgil Serena Sorrentino in comizio a Firenze
Il segretario nazionale Cgil Serena Sorrentino in comizio a Firenze

Il Governo riapra il confronto con i sindacati «Renzi continua a ritenere che questo comportamento unilaterale sia legittimo, noi continuiamo a credere che sia legittimo protestare». Lo ha detto la segretaria nazionale Cgil Sorrentino a Firenze , parlando della necessità di aprire un confronto coi sindacati sui temi di politica economica da parte del governo, che fin qui ha agito diversamente. «Il problema – ha affermato, sfilando alla manifestazione di Firenze – non è quando e come il sindacato risolve le vertenze: quello è il nostro mestiere, e lo abbiamo fatto anche in questi sette anni per milioni di lavoratori: il problema è quando il governo decide di riaprire un confronto vero sulla politica generale con le organizzazioni che rappresentano il lavoro». Sorrentino ritiene che «che il tema della politica industriale e della politica economica sia un tema generale che riguarda tutti, per cui sia giusto e legittimo che ognuno dia il suo contributo. Poi il governo deve fare le scelte e se ne assume la responsabilità».«C’è la possibilità di costruire un’alternativa di politica economica che riparta da un grande piano straordinario del lavoro» ha poi aggiunto Sorrentino. «Si può, attraverso i decreti di recepimento del Jobs act, anziché cancellare i diritti come l’Articolo 18, provare a fare un’operazione di estensione vera, a partire dalle tutele crescenti che dovrebbero essere tali, e non invece la cancellazione del diritto al reintegro».

La protesta a Pisa in una sola parola
La protesta a Pisa in una sola parola

Lucchini come esempio nazionale «Abbiamo bisogno di una politica diversa che rimetta al centro il lavoro liberando investimenti pubblici e attraendo quelli privati. Come è accaduto per Piombino e la vicenda Lucchini. E il Jobs act non c’entra». Lo ha detto Maurizio Strazzullo, segretario provinciale della Cgil livornese, a margine della grande manifestazione svoltasi a Pisa. «Io penso che la Lucchini – ha aggiunto – debba essere vista come un esempio nazionale dove la lotta dei lavoratori ha richiamato la politica alle sue responsabilità e ha fatto in modo che arrivassero investimenti pubblici per la portualitàe di conseguenza attraendo capitali privati. Il nodo centrale dunque è riattivare una seria politica industriale che manca all’Italia chissà da quanto tempo». Strazzullo ha poi sottolineato che «la vertenza Trw è un’altra faccia di questa stessa medaglia: non possiamo consentire che le multinazionali arrivino in un territorio, facciano il bello e cattivo tempo e decidano di andarsene senza che nessuno possa impedirglielo. E’ quindi necessario proseguire il nostro impegno – ha concluso – a Livorno come a Piombino, proiettando quella vertenza sul livello nazionale per facilitare investimenti pubblici che sappiano attrarre anche quelli privati. E auspichiamo su questo di avere concretamente a fianco anche il sindaco 5 stelle, Filippo Nogarin: finora abbiamo visto molto solidale con i lavoratori. Ma la solidarietà non basta, serve anche un impegno per trovare le soluzioni».

La partenza del corteo a Siena
La partenza del corteo a Siena (Foto Cgil Toscana)

I cortei A Firenze il corteo ha seguito il tragitto da piazza Poggi e lungarno Serristori,  centro città e arrivo in piazza Santissima Annunziata per il comizio introdotto da Francesca Cantini, segreteria regionale Uil, e concluso da Serena Sorrentino, segreteria nazionale Cgil.  A Pisa (con Lucca, Massa Carrara e Livorno) appuntamento in piazza Guerrazzi e poi corteo fino a piazza San Paolo all’Orto. A Siena (Siena, Arezzo, Grosseto) partenza dai giardini de La Lizza per andare in corteo fino a piazza Duomo dove il comizio è stato chiuso da Alessio Gramolati, segretario Cgil al grido di «solo da lavoro e giustizia il paese può ripartire».

Code in autostrada in direzioen Pisa
Code in autostrada in direzione Pisa (Foto Cgil Toscana)

Code in A/12 verso Pisa Questa mattina si sono registrati rallentamentie  code sulla A/12 da Viareggio con blocchi al casello di Pisa a causa di un centinaio di auto con bandiere dei sindacati Cgil e Uil diretti alla manifestazione a Pisa che hanno bloccato il traffico.