penna-e-calamaioLa letteratura è conoscenza, viaggio, emozioni, scoperta di se stessi, degli altri e del mondo. Ne troveremo conferme anche in questa rubrica che, settimanalmente, proporrà frammenti d’autore. Un piccolo “manuale d’uso” per i nostri giorni comuni e, soprattutto, per i sentimenti che dentro quei giorni abitano.

Siamo diventati un popolo di parlanti al telefono: sempre, ovunque, con chiunque. Più per dire che per ascoltare. E’ forse l’appello ininterrotto per manifestare la nostra solitudine in una sorta di balbuzie, accenni, tentativi. Come nella “Voce umana” di Jean Cocteau, il quale sosteneva che quando si mette giù il telefono è come se distruggessimo l’ultima nostra possibile avventura, incuranti dei gemiti dell’altro da noi.

… Non ti dico che tu menta. Dico: se tu mentissi e io lo sapessi. Se, per esempio, tu non fossi a casa e mi dicessi……….. No, no, tesoro! Senti!……….. Ti credo! ……….. non ho voluto dire che non ti credevo……….. Perché ti arrabbi? ……….. Sì, fai una voce cattiva. Dicevo soltanto che se tu mi ingannassi per bontà d’animo e io me ne accorgessi, avrei per te una tenerezza ancora più grande……….. Pronto! Pronto! ……….. Pronto! (Riattacca dicendo piano e rapidamente) Mio Dio, fate che richiami – Mio Dio, fate che richiami – Mio Dio, fate che richiami – Mio Dio, fate che richiami – Mio Dio, fate (Chiamano, la donna stacca) Avevano interrotto. Stavo dicendoti che se tu mi mentissi per bontà e io me ne accorgessi avrei per te una tenerezza ancora più grande………………. Ma certo……………………….. Sei pazzo! ……………………… Amore mio……………………… mio adorato…………….. (Si avvolge il filo intorno al collo) ………………………… Lo so che è necessario, ma è atroce……………….. Non avrò mai quel coraggio……….. Sì, si ha l’illusione di essere uno contro l’altro, e di colpo ti mettono in mezzo cantine, fogne, una intera città……….. Ti ricordi di Yvonne che si domandava come mai la voce potesse passare attraverso il filo attorcigliato. Ho il filo intorno al collo. Ho la tua voce intorno al mio collo……….. L’ufficio dovrebbe interrompere per caso……….. Oh! tesoro! Come puoi credere che io pensi una così brutta cosa? Lo so che questa “operazione” è ancora più crudele a farsi dalla tua parte che dalla mia……….. No……….. no, no………..

[…] (Si sdraia sul letto e stringe l’apparecchio tra le braccia) Amore mio……….. Amore mio bello……….. Sono coraggiosa. Sbrigati – Forza. Taglia! taglia svelto! taglia! Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo……….. (Il ricevitore rotola a terra).

Sipario.

[da La voce umana di Jean Cocteau]