ABBADIA SAN SALVATORE – Nel Monte Amiata si rinnova la tradizione millenaria delle ‘Fiaccole’, una delle più antiche feste del fuoco italiane, in cui decine di cataste di legna alte fino a sette metri vengono accese e date alle fiamme nel centro storico di Abbadia San Salvatore (Siena) la notte del 24 dicembre, giorno della vigilia di Natale.
Un appuntamento che viene preparato già con la fine dell’estate quando i “fiaccolai” iniziano a cercare la materia prima. Una lavorazione complessa che vede impegnata la comunità nel realizzare questi monumenti rurali unici: per giorni e giorni si levigano e si intrecciano tronchi grazie a tecniche che si tramandano di generazione in generazione, per rinnovare un rito del fuoco che coinvolge tutti, sposando simbolici significati pagani e religiosi. Sono detti ‘figli del fuoco’ gli abitanti dell’Amiata, montagna di origine vulcanica dalle cui viscere, a partire dall’Ottocento e fino alla fine degli anni Settanta, si estraeva il cinabro, minerale che veniva lavorato per ricavare mercurio nella grande miniera che oggi è diventata museo.
Nata più di mille anni fa, probabilmente per illuminare la via e riscaldare coloro che raggiungevano l’Abbazia di San Salvatore per assolvere a riscontri di carattere amministrativo, quella delle Fiaccole è una consuetudine che si afferma legandosi alla notte del Natale, il momento in cui in antichità si festeggiava il “Dies Natalis Solis Invicti” ovvero quel tempo, dopo il solstizio d’inverno, nel quale la durata del giorno iniziava ad aumentare accompagnando la rinascita del sole, fuoco che riscalda e che genera vita. Le fiaccole verranno bruciate a partire dal tardo pomeriggio dopo la cerimonia di accensione e la benedizione del fuoco che segna l’inizio della festa. La filarmonica suona canti natalizi e la grande fiaccola davanti al municipio viene accesa con il ‘fuoco sacro’: è il segnale con cui i capi fiaccola, con le loro torce, portano il fuoco che accenderà le altre decine di cataste – oltre cinquanta – disseminate nel centro storico e in tutto il resto della cittadina del Monte Amiata.