Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna ha spiegato che il nuovo collegamento fra l’Isola d’Elba e la Toscana oltre a migliorare significativamente la sicurezza e l’affidabilità della rete elettrica dell’isola “è stato realizzato seguendo i più elevati standard di sostenibilità”. Il collegamento, ha spiegato, “è infatti invisibile e per la sua posa sono state utilizzate avanzate tecnologie in grado di tutelare l’importante biodiversità marina del territorio”.

Il cavo sottomarino è stato posato dalla nave Leonardo Da Vinci di Prysmian a una profondità massima di circa 70 metri sotto il livello del mare, partendo dall’approdo isolano di Portoferraio e procedendo verso la costa continentale di Piombino.

L’azienda che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, precisa ancora la nota, ha tutelato l’habitat marino presente nell’area. Nei mesi precedenti all’avvio delle attività di posa del cavo, infatti, sono state riposizionate nel Golfo di Follonica circa 53.000 talee di Posidonia oceanica, pianta acquatica tipica del Mar Mediterraneo che ha un ruolo fondamentale per l’intero ecosistema marino, per un totale di 1650 metri quadri di habitat.

Gli approdi del cavo, inoltre, sono stati realizzati tramite la tecnica della trivellazione orizzontale controllata (Toc), che permette, da un lato, di installare la tubazione limitando l’interferenza con le piante acquatiche annullando l’impatto dei lavori sul litorale e, dall’altro, di garantire la necessaria protezione meccanica del collegamento elettrico.