FIRENZE – A marzo 2023 la cifra complessiva cumulata delle rate non pagate dei mutui in Toscana dalle famiglie è vicina ai 400 milioni di euro. Lo stima Fisac-Cgil che lancia un allarme per l’aumento delle rate dei mutui a tasso variabile, conseguenza della politica monetaria della Bce.

In due anni, secondo un esempio citato dal sindacato, la rata di un mutuo a tasso variabile da 120mila euro è passata da 410 a 650 euro mensili. In regione i mutui a tasso variabile sono il 14,3% del totale. “L’aumento delle rate dei mutui sulla casa può, nel medio termine, diventare insostenibile per le tasche di molte famiglie toscane – sostiene il segretario generale della Fisac-Cgil Toscana, Paolo Cecchi – In attesa di un cambiamento della politica monetaria della Bce, è necessario, da subito, un intervento della politica a partire ad esempio da una moratoria sui pagamenti delle rate dei finanziamenti per i più bisognosi”.

Secondo Ires Toscana, ad agosto 2023 il tasso medio praticato dalle maggiori 15 banche presenti sul territorio regionale per un mutuo prima casa a 30 anni, con importo richiesto pari ad euro 200 mila e Ltv pari all’80%, è pari al 3,95%. In 16 mesi l’incremento della rata media per le nuove erogazioni è pari a circa 260 euro mensili, cioè 3.120 euro annui (+37,5%).