“Mal di pancia” anche all’interno del centrosinistra sull’intenzione della Provincia di Siena di assumere 4 dirigenti e 4 persone per lo staff di presidenza. Dopo le levate di scudi della Lega Nord e di Forza Italia, oggi è il Partito Socialista che punta il ditto contro il presidente della Provincia Fabrizio Nepi che «pare senza essersi consultato nemmeno con gli altri Consiglieri della maggioranza» avrebbe firmato l’emanazione del «Piano triennale del fabbisogno di personale 2014/2016».
Si valorizzino le risorse interne «Mentre da un lato, difatti, si annuncia lo stato di pre-dissesto economico della stessa Provincia – scrive il Psi di Siena -, richiamando ogni possibile forma utile di risparmio, dall’altro si aprono le porte all’arrivo dall’esterno di quattro nuovi e ben pagati dirigenti, di uno staff di presidenza composto, oltre che dal neo-Capo di Gabinetto anche da altre tre figure professionali (cooptate da fuori, perché su 408 validi dipendenti di ruolo dell’Ente evidentemente nessuno era adatto alla bisogna) oltre che di una professionalità proveniente a comando da altro Comune in un settore dove la Provincia sembra ormai avere funzioni residuali. Il Presidente Nepi deve innanzitutto valorizzare e far lavorare al meglio i dipendenti di cui dispone, utilizzando le capacità esistenti e sopratutto impegnarsi su quelle importanti deleghe che la legge Del Rio ancora gli assegna».
Il Direttore Generale «La situazione delle strade del nostro territorio è gravissima, peggiora giorno dopo giorno, col rischio di continui incidenti. Cosa ha fatto negli ultimi due anni e mezzo il Direttore Generale Dott. Tommaso Stufano, che a partire dalle dimissioni dell’allora Dirigente del settore Ing. Fabio Galli (metà 2012) lo ha sostituito nell’incarico? Forse gli erano stati dati troppi compiti, in contemporanea, per poterli seguire tutti con la dovuta attenzione?».
Altre priorità «I Socialisti Senesi auspicano che il Presidente Nepi faccia subito marcia indietro sugli ultimi atti firmati, lavorando sul concreto delle cose per il bene di tutti i cittadini, difendendo le molteplici professionalità già esistenti nell’Ente, non prestandosi alla ripetizione di vecchi, nefasti e molto costosi (per la Comunità) giochi di potere. Le catastrofi causate dal cosidetto “sistema Siena” non hanno proprio insegnato nulla?».