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SIENA – Mps realizza nello stress test 2023 i risultati “migliori di sempre, a conferma della forte solidità raggiunta dal gruppo” mantenendo un indicatore di solidità patrimoniale Cet 1 ratio fully loaded nello scenario avverso del 10,13% al 2025, che sale all’11,98% se si considera anche la riduzione di costi, riportata nella nota Eba, per l’uscita dallo scorso primo dicembre di oltre 4.000 persone, non conteggiata nelle proiezioni per vincolo metodologico.

Lo fa sapere la banca spiegando come i risultati dello stress test, che non prevedono promozioni o bocciature ma verranno utilizzati dalla Bce per fissare i requisiti di capitale delle diverse banche, non considerano per vincoli metodologici i benefici in termini di maggiori utili e generazione di capitale della riduzione dei costi del personale per 857 milioni di euro nel periodo 2023-2025, derivanti dall’uscita lo scorso 1 dicembre 2022 di oltre 4.000 persone.

Nello scenario base il Cet 1 fully loaded si attesta al 18,61%, in crescita di 297 punti base rispetto al 15,64% di fine 2022 e salirebbe al 19,83% (+419 punti base) includendo l’effetto degli esuberi. Nello scenario avverso il Cet 1 scenderebbe di 551 punti base al 10,13%, o di 366 punti base all’11,98% includendo l’effetto positivo delle uscite volontarie.

“I risultati, i migliori di sempre negli esercizi di stress test, confermano la forte solidità raggiunta dal gruppo e la sua capacità di generare una redditività sostenibile evidenziata da risultati netti positivi negli anni 2024 e 2025, anche nello scenario avverso, fattorizzando la riduzione dei costi del personale”, conclude la banca.

 

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