ROMA – Una media di 84 reati contro l’ambiente al giorno, 3,5 ogni ora con un incremento dello 0,3% (30.686) rispetto al 2021. Sono i dati rilevati da Legambiente e presentati nel rapporto Ecomafia 2023.

Crescono gli illeciti amministrativi che toccano quota 67.030, +13,1% sul 2021.  In testa si trovano i reati relativi al cemento illegale, dall’abusivismo edilizio agli appalti, che ammontano a 12.216, il 39,8% del totale, +28,7% sul 2021. Seguono i reati contro la fauna con 6.481 illeciti penali, +4,3%. Scende al terzo posto il ciclo illegale dei rifiuti con 5.606 reati, −33,8%”. Stabile il fatturato illegale a 8,8 miliardi.

Nella classifica dei reati ambientali al quarto posto si trovano quelli legati a roghi dolosi, colposi e generici, che si contano in 5.207, -3,3% sul 2021. Nel settore agroalimentare si contano invece 41.305 reati e illeciti amministrativi. Sul fronte archeomafia sono 404 i furti d’arte nel 2022.

“A pesare e preoccupare – scrive Legambiente – è il virus della corruzione ambientale, con 58 inchieste censite dall’1 agosto 2022 al 30 aprile 2023 su fenomeni di corruzione connessi ad attività con impatto ambientale”, così come “il numero e il peso dei Comuni sciolti per mafia, 22 quelli analizzati nel rapporto a cui si è aggiunto il recentissimo scioglimento di quello di Rende, in provincia di Cosenza, e la crescita dei clan mafiosi: dal 1994 ad oggi sono 375 quelli censiti” dall’associazione ambientalista.

Tra le Regioni per numero di reati ambientali al primo posto si conferma la Campania con 4.020 casi, il 13,1% del totale nazionale. Segue la Puglia che sale di una posizione rispetto al 2021 con 3.054 reati. Terza la Sicilia con 2.905 reati. Sale al quarto posto il Lazio con 2.642 reati superando la Calabria mentre la Lombardia, sesta con 2.141 infrazioni penali e prima Regione del Nord, supera la Toscana, adesso in settima posizione. Balzo in avanti dell’Emilia-Romagna che passa dal dodicesimo all’ottavo posto con 1.468 reati, circa il 35% in più rispetto al 2021. A livello provinciale Roma, con 1.315 illeciti, si conferma quella con più reati ambientali. Tra le “new entry” la provincia di Livorno, nona in graduatoria, con 565 infrazioni. L’evento di presentazione del rapporto è stato inoltre premiato con la Medaglia del presidente della Repubblica.