ROMA – Giuseppe Bivona può tirare un sospiro di sollievo. La Corte d’Appello del Tribunale di Roma ha cancellato la sentenza di primo grado sul fondatore di Bluebell Partners.

Il consulente era stato condannato a risarcire 3 mila euro a Mps, per averla diffamata nell’assemblea del dicembre 2013, a fronte di una richiesta danni di 30 milioni. Secondo i giudici, si legge nella sentenza, va “escluso il carattere diffamatorio delle affermazioni rese da Giuseppe Bivona” con la conseguenza che “anche la domanda di risarcimento del danno non patrimoniale formulata dalla banca” nei suoi confronti “deve essere respinta”.

Già in primo grado il Tribunale di Roma non aveva condiviso la posizione della banca, che aveva reputato diffamatore le affermazioni rese da Bivona nell’assemblea di aprile 2013 e in un’intervista al sito internet “Professione Finanza”.

La Corte di Appello, che ha condannato Mps a rifondere a Bivona le spese del giudizio primo grado e compensato tra le parti quelle di secondo grado – ha invece respinto la richiesta di condanna per lite temeraria avanzata contro Mps, accusata da Bivona di aver promosso l’azione civile a solo scopo di intimidirlo per aver pubblicamente denunciato la falsa contabilizzazione delle operazioni Alexandria e Santorini e i loro effetti sull’ottenimento dei Monti Bond.