ROSIGNANO – Nel futuro della Solvay c’è l’idrogeno. La multinazionale e Sapio hanno stretto una partnership per lo sviluppo di energia verde nello stabilimento di Rosignano (Livorno).

Serviranno due anni per dare via al progetto Hydrogen valley Rosignano. Questa operazione consentirà di decarbonizzare ulteriormente le attività di Solvay nella località marittima, portando a una riduzione del 15% delle emissioni di CO2 relative alla produzione di perossidati. Il costo dell’impianto è di 16 milioni di euro, finanziati dalla Regione nell’ambito del Pnrr. L’hub avrà sede in un’area industriale dismessa all’interno dello stabilimento Solvay di Rosignano e sarà alimentato da energia  elettrica verde grazie alla costruzione di un impianto fotovoltaico dedicato da 9,5 MW. La sua capacità, si spiega, sarà di 756 tonnellate all’anno di idrogeno verde, che sarà utilizzato per la produzione dei prodotti perossidati nel sito.

“Siamo molto orgogliosi di questo progetto nel nostro  stabilimento di Rosignano. L’idrogeno è un fattore chiave per un’economia moderna, efficiente dal punto di vista delle  risorse e competitiva e siamo orgogliosi di essere tra i primi  produttori a cogliere questa opportunità. Ci aiuterà a raggiungere il nostro ambizioso obiettivo di carbon neutrality  prima del 2050 – ha dichiarato Ilham Kadri, ceo di Solvay -. Questo progetto è il primo esempio di produzione di perossido di idrogeno verde su tale scala in Europa. Inoltre, questo  investimento sarà un importante fattore trainante per l’economia locale e regionale”.

Apprezzamento è stato espresso anche da Mario Paterlini, ceo del Gruppo Sapio: “Siamo molto soddisfatti di questa partnership con Solvay, che evidenzia quanto sia fondamentale unire le forze per avere un impatto decisivo sulla decarbonizzazione. L’obiettivo di Sapio è lavorare con i partner per contribuire a un ambiente più sano, più verde e più vivibile per le nostre comunità e per i nostri dipendenti”.