FIRENZE – Solo nel sud della Toscana gli incidenti sul lavoro sono stati più di 11mila, con 23 decessi. Il dato regionale indica un aumento del 23%, mentre le malattie professionali sono cresciute del 14%.

Alla vigilia del Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, gli enti preposti tornano a lanciare l’allarme. “La nostra battaglia per promuovere una maggiore consapevolezza ed una radicata cultura della sicurezza, è quotidiana e capillare”, ha affermato Marco Conficconi, segretario generale di UilTucs Toscana, che con i gabezo informativi sarà presente a Firenze, Livorno e Arezzo.

Nel 2022 il numero degli infortuni nelle tre province di Arezzo, Siena e Grosseto è sostanzialmente tornato ai livelli del 2018 e 2019 e cioè del periodo precovid. Nel 2018 erano stati complessivamente 11.424 e nel 2019 11.583, scesi a 8523 nel 2020 e nel 2021 a 9575. Stesso discorso per quanto riguarda gli infortuni mortali nel territorio della Asl Tse: sono stati 23 nel 2022, 10 nel 2021, 13 nel 2020, 23 nel 2019 e 30 nel 2018. La provincia di Arezzo nel 2022 ha avuto 11 decessi, 6 sono stati a Grosseto e 6 a Siena.

Importante anche il numero degli infortuni sul lavoro ad Arezzo che nel 2022 sono stati 4692 a  Siena 3918 e a Grosseto 2559. I dati relativi ai primi mesi del 2023 indicano una controtendenza con una marcata diminuzione degli infortuni. “I dati dei primi due mesi del 2023 ci fanno ben sperare, – spiega Domenico Viggiano, direttore Area Dipartimentale Prevenzione igiene sicurezza nei luoghi di lavoro, – e, rispetto al primo bimestre 2022, evidenziano un calo degli infortuni (1.452 rispetto a 1776 pari al -18,24%). I dati INAIL ci forniscono spunti di riflessione importanti, – prosegue. – Appare chiaro che l’andamento degli infortuni sta risentendo del progressivo ritorno al lavoro in presenza e di un contesto economico in fase espansiva.

Inoltre il forte aumento dei rapporti di lavoro flessibili, temporanei e precari che stanno cambiando l’organizzazione del lavoro tradizionale, richiede una sempre maggiore attenzione al rispetto delle normative sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. I dati evidenziano come i settori maggiormente a rischio siano edilizia ed agricoltura”. I dati INAIL relativi al 2022 evidenziano che in Italia ci sono state complessivamente 697.773 denunce di infortunio, il 25.67% in più rispetto al 2021. Gli infortuni mortali sono stati invece 1.090, a fronte dei 1.221 rilevati nel 2021 (-10,73%).

In Toscana si sono rilevate complessivamente 52.841 denunce di infortunio, il 23.07% in più rispetto al 2021. Nella Asl sud est, nel 2022, ci sono state complessivamente 11.169 denunce di infortunio, il 16,65% in più rispetto al 2021, ma in diminuzione rispetto agli anni 2018 e 2019 pre pandemia. Le denunce di infortunio con esito mortale sono state invece 23, a fronte delle 10 denunce rilevate nel 2021 ed alle 30 del 2018 e 23 del 2019.