CAMPO NELL’ELBA – Il 23 aprile gli abitanti di Campo dell’Elba (Livorno) saranno chiamati a esprimersi sull’allungamento della pista dell’aeroporto.

Il referendum consultivo è relativo all’arrivo di aerei di 60-70 persone. “serve una stringente Valutazione di impatto ambientale (Via) e una modernizzazione dei traghetti e la realizzazione di un trasporto pubblico efficace”, sottolinea Legambiente Arcipelago Toscano, ricordando che nel progetto proposto da Alatoscana e adottato l’1 ottobre 2015 dalla Direzione ambiente ed energia della Regione, emergevano già “cose molto chiare: vulnerabilità dell’area a possibili alluvioni; aree classificate in parte a pericolosità idraulica elevata e molto elevata; vicinanza alla Zona di protezione speciale e di conservazione di Monte Capanne e del promontorio dell’Enfola e al confine del Parco Nazionale Arcipelago Toscano; vincolo paesaggistico; torrenti e corsi d’acqua tutelati”.

Per l’associazione “in caso del raggiungimento del quorum e di una vittoria del sì al referendum, quella che uscirebbe dalle urne sarebbe una cambiale in bianco data a Toscana Aeroporti per realizzare un progetto che attualmente è ‘provvisorio’ e che ha subito, pur rimanendo lo stesso, già strani aggiustamenti rispetto alla bozza originale, in particolare per quanto riguarda l’impatto sulle abitazioni presenti”.

Premessa che dà il là alla conclusione di Legambiente. “Comunque vada il referendum sull’aeroporto dell’Elba – enfatizza ancora la stessa nota -, invitiamo perciò la Regione Toscana e gli altri Enti interessati a non utilizzare lo stesso metodo del Decreto del 2015 con esclusione della Via, metodo che all’Elba sembra ormai diventata la regola invece dell’eccezione (vedi dissalatore e miniera Eurit) e a sottoporre il progetto dell’aeroporto a una stringente, trasparente e scientificamente fondata Valutazione di impatto ambientale e a una Valutazione di impatto strategico (Vas) svolte da un organismo terzo e indipendente”.