FIRENZE – Tanti incontri, spettacoli, una rassegna letteraria e un premio speciale nel gran galà di chiusura per una tre giorni con i migliori comici, stand up comedian, autori e fumettisti da tutta Italia, all’insegna della comicità e della satira sull’attualità.
È “Antani. Comicità e satira come se fosse” il primo ed unico festival sull’umorismo in Italia, con la direzione artistica di Luca Bottura, a cura di Fondazione Livorno, che si terrà a Livorno dal 12 al 14 maggio (Teatro Goldoni, via Enrico Mayer 57– biglietti e prenotazioni su festivalantani.it).
Ricchissimo il parterre di ospiti per un programma irriverente che spazia dagli spettacoli alle maratone di stand up comedy. Sui palchi del Teatro Goldoni e della Goldonetta spazio quindi al live show di Makkox e Valerio Aprea, alla lezione per diventare tiranni di Antonio Losito e al campionato indoor di rassegna stampa con Gad Lerner, Alessandro Sallusti, Stefano Zurlo, Giulia Merlo, Marianna Aprile.
E ancora, gli excursus sulla comicità in tv con Walter Fontana, Andrea Zalone e Federica Cacciola; uno speciale angolo per la posta del cuore con Ester Viola e Alessio Viola; lo spettacolo di apertura “Antani live show” con la benedizione del Cardinale Matteo Maria Zuppi; il ciclo di presentazioni di libri curato da Paolo Maggioni e l’annuncio della prima edizione del “Premio Antani” nel corso del gran galà di chiusura.
Luca Bottura, direttore artistico del festival: «Ridere, sorridere, talvolta persino irridere, è più che mai decisivo, necessario, urgente, e altri aggettivi che di solito vengono sprecati senza ragione per qualunque libro in uscita. Questo perché, in quest’epoca di pazzi e di idioti dell’orrore, non prendersi sul serio è rimasto l’unico modo di smarcarsi. Di schierarsi senza dare l’impressione di farlo. E di evitare apparentemente gli ostacoli, abbattendoli invece da tergo. Antani è lo scemo del villaggio globale, che si aggira tra cultura, informazione, varie ed eventuali, cercando sempre uno strapuntino per la visione laterale. Con la serietà dei giullari e l’allegra mitezza dei buoni. Talvolta buoni a nulla, talvolta buoni e basta. Antani: come se fosse un festival».
Eugenio Giani, presidente Regione Toscana: «Scorrendo il denso programma del festival mi viene in mente ciò che disse Rambaldo Melandri in ‘Amici Miei atto II’ spiegando cos’è il genio. Per lui è fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzione. E il Festival sull’umorismo mi suscita proprio questo richiamo, probabilmente aiutato in questo anche dai continui rimandi ad Antani. Faccio quindi i miei complimenti alla Fondazione Livorno e agli organizzatori per aver prima pensato, poi imbastito quella che si profila come una inusuale e fresca boccata di ossigeno e un sano, ma non certo futile, esercizio per tenere ben oleate le meningi e la bocca ben allenata a sorridere. Siamo di fronte ad una delle più originali proposte che il ricco cartellone dell’intera Toscana sottopone all’attenzione di coloro che vorranno parteciparvi. Che, ne sono certo, saranno in molti e molto felici. Buon festival e buon umorismo a tutti».
Cinzia Pagni, vice presidente Fondazione Livorno: «Di questo appuntamento la città aveva particolarmente bisogno. Dopo la lunga parentesi di lockdown e pandemia, incalzata da bollettini di guerra e notizie sempre più preoccupanti, si sentiva davvero l’esigenza di stare insieme, accomunati da una risata corale e liberatoria. Soprattutto i giovani, ai quali quest’anno vogliamo dedicare il festival, hanno sofferto il peso degli eventi, della segregazione, dell’incertezza. Per loro abbiamo deciso di proporre un festival colto ma soprattutto giocoso e divertente. Potranno assistere alle esibizioni di giovani talenti emergenti ed anche vincere un premio partecipando al contest promosso dal Tirreno».
Per il programma festivalantani.it