Irene Galletti

PISA – Una premialità per chi ospita impianti di rifiuti. A chiederlo il M5s che ha presentato una mozione alla Regione.

L’iniziativa segue quanto già stabilito dalla risoluzione n.207 del Consiglio regionale, approvata l’8 settembre 2022, che riguarda i comuni sorgivi ma non quelli con i campi pozzi, che sono più soggetti rispetto ai primi a fenomeni di cedimento del terreno a causa dell’eccessivo sfruttamento delle risorse idriche. L’atto protocollato da Irene Galletti, riprende l’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Vecchiano per sollevare la problematica che riguarda il territorio pisano, ma che può essere estesa a livello regionale e nazionale.

Secondo Galletti, “non di rado l’eccessivo emungimento può portare a situazioni di cedimento del terreno con conseguenti lesioni di edifici ed altri manufatti. Questo capita più frequentemente in Comuni che ospitano campi pozzi, come Vecchiano, la cui cittadinanza ha vissuto negli anni esperienze simili, in somma ad episodi di elevato ed anomalo abbassamento, o addirittura scomparsa, dell’acqua nei pozzi privati nei centri abitati. Un disagio che si è prolungato per decenni nelle località di Filettole, Ripafratta e Paduletto, interessate a più riprese da questi fenomeni e che hanno causato non poche problematiche ai cittadini, come anche segnalato in un ordine del giorno recentemente approvato dal Consiglio Comunale di Vecchiano”.

Nella proposta comunale evidenzia Galletti “abbiamo riscontrato un interesse generale che riguarda non solo Vecchiano, ma l’intero territorio regionale e nazionale”, per questo conclude “abbiamo protocollato una mozione per chiedere alla Regione che, affinemente a quanto previsto per i comuni sorgivi e nelle stesse sedi istituzionali di confronto col Governo, si valutati l’introduzione di un’indennità anche per i Comuni che ospitano campi pozzi: una proposta che completa un lavoro avviato dalla Commissione regionale competente e che siamo certi troverà consenso anche in Aula”.

Sul tema è intervenuto anche Gabriele Fabbris, consigliere comunale di Vecchiano: “Dalle falde acquifere sotterranee del Comune di Vecchiano vengono estratti ben 700 litri di acqua potabile al secondo mediante 26 pozzi, in grado di rifornire i comuni dell’area pisana e livornese. Seppur necessari, questi siti rappresentano per il nostro territorio anche un forte limite per via dei vincoli di salvaguardia cui sono sottoposti. Inoltre, in passato, i pozzi hanno alterato il ‘sistema Acqua’ locale, con effetti rilevanti sui terreni (subsidenza), sulle sorgenti perenni e sulle acque del lago di Massaciuccoli. È per tutti questi motivi che il Consiglio comunale di Vecchiano ha approvato recentemente un atto per chiedere l’istituzione di un fondo di salvaguardia che garantisca investimenti per la tutela e valorizzazione del territorio e per la riduzione degli impatti ambientali determinati dai pozzi.