SIENA – Per iscriversi è consigliata una mail alla casella postale di resistenzasiena.org. Già nella home page il messaggio è chiaro: “Il sito del coordinamento Siena no green pass”.
Sopra il manifesto però c’è il simbolo del Comune di Siena, che ha dato il patrocinio al convegno “Riflessioni post pandemiche: aspetti sanitari, giuridici e sociologici”, in programma il 25 marzo a Palazzo Patrizi e organizzato da Mmt Italia: un’associazione che contesta il presunto asservimento dell’Italia ai trattati europei Contenuti che saranno esplicitati da divulgatori vicini alla galassia no-vax.
A elencarli l’ex sindaco Bruno Valentini. “C’è quello contro le mascherine, perchè ‘esistono studi seri che dimostrano come l’uso delle mascherine possa determinare effetti collaterali’ – esordisce il consigliere comunale Pd -. Poi c’è quella che contestava il green pass, perchè ‘il virus deve circolare fra i giovani’. Un altro è un teorico delle rivoluzioni. Un altro ancora fu denunciato per istigazione a delinquere, perchè invitava a scendere in piazza contro il green pass, attraversando le strisce pedonali in modo da fermare il traffico”.
E ancora: “Poi c’è il giurista che difende le ragioni della Russia, che ‘è stata largamente spinta’ ad invadere l’Ucraina. In questo Circo Barnum dell’estremismo no vax non poteva mancare la pseudo esperta che dichiarò di aver trovato nei vaccini dna dei feti, Viagra, antiepilettici”.
Si tratta di Alberto Donzelli, medico specializzato in Igiene e medicina preventiva; l’oncologa Patrizia Gentilini; Ugo Mattei, giurista e accusatore degli Stati Uniti per la guerra in Ucraina; Stefano Boni, docente universitario e critico per le politiche governative in pandemia; Renate Holzeisen, avvocato e una delle più ferme no-vax altoatesine.
Presenze che inducono Valentini ad avanzare la richiesta di ritiro da parte del “Comune di Siena del patrocinio a questa indecorosa sfilata di relatori antiscientifici, tutti contro la presunta dittatura sanitaria che l’Italia avrebbe subito ai tempi del Covid”.