SIENA – Dopo cinquantacinque anni la vicenda della ‘Madonna col bambino’, XV secolo, trafugata il 7 settembre 1968 dal Museo dell’Opera del Duomo, ha trovato il suo felice epilogo nel ritrovamento del capolavoro e nella dovuta ricollocazione nel Museo. Il dipinto è stato restituito dal capitano Claudio Mauti Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze, al professor Giovanni Minnucci rettore Opera Metropolitana di Siena.
«La restituzione del dipinto all’Opera del Duomo – ha detto nella Sala delle Statue del Museo dell’Opera il capitano Mauti – è il risultato della collaborazione del Nucleo Carabinieri, con le forze dell’ordine del territorio nazionale, con Opera, le Soprintendenze e coloro che hanno collaborato al ritrovamento del capolavoro. Il risultato conferma l’importanza della catalogazione e fotografia dei beni culturali. Le informazioni, se fornite in sede di denuncia, alimentano la Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, Si tratta di uno strumento indispensabile ai militari del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale per recuperare, anche a distanza di decenni, beni di cui si erano perse ormai le tracce».
«Il ritorno del dipinto nel nostro Museo – ha continuato Giovanni Minnucci -, dimostrando ancora una vota l’efficace lavoro del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze, esalta il nostro patrimonio. La ‘Madonna col bambino’ è un’opera di grande valore presente nel nostro catalogo già dal 1920. Fra gli altri, è stata studiata da Enzo Carli nel 1946, da altri ricercatori nel 1971, poi da Linda Pisani le cui ricerche hanno offerto un grande contributo».
Il capitano Mauti ha ripercorso le vicende del dipinto, attribuito a Lippo D’Andrea pittore fiorentino del quattrocento, conosciuto come ‘Pseudo Ambrogio di Baldese’ e citato da Giorgio Vasari nella vita di Lorenzo Monaco. L’opera è stata sequestrata in una casa d’aste fiorentina. L’analisi ha permesso di accertarne l’illecita provenienza. La comparazione delle fotografie pubblicate sui cataloghi d’asta con quelle nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale ha permesso di catalogarla tra quelle asportate. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, ha permesso di verificare che l’opera pittorica, una volta asportata nel 1968, per diversi anni era rimasta sconosciuta per poi riapparire nel 1999 in una casa d’aste svizzera, dove fu acquistata da un collezionista italiano. Le indagini hanno accertato, come acquisti in buona fede, l’estraneità ai fatti dei soggetti coinvolti.
Per poi arrivare alla presentazione della ‘Madonna col bambino’ nel Museo dell’Opera dove, con l’intervento anche del prefetto Maria Forte, dell’assessore alla cultura Pasquale Colella Albino, ha trovato ancora la sua migliore esposizione.