FIRENZE – All’asilo, gratis. La Toscana prova a tracciare una strada inesplorata a livello nazionale, proponendo i nidi gratuiti per l’anno 2023/24 a famiglie con Isee sotto i 35mila euro.
Per sostenere la misura metterà a disposizione 40 milioni, tratti da risorse del Fondo sociale europeo 2021-2027. Il contributo integra il bonus nidi erogato dall’Inps per ridurre la quota delle rette a carico delle famiglie. Ma mentre questa opportunità viene concessa a rimborso, dopo che la retta è stata anticipata dalla famiglia, la Regione ha deciso di integrare direttamente la quota che eccede il rimborso Inps (272,72 euro per Isee fino a 25 mila euro e 227,27 per Isee fino a 35 mila), praticando così una sorta di “sconto” fino a concorrere all’intero ammontare di una retta mensile massima di 800 euro.
“Tutto questo per le famiglie che vanno a uno dei 180 dei nostri asili nidi distribuiti su 273 comuni – ha affermato il presidente regionale Eugenio Giani -. Sono convinto favorirà anche la crescita di nuova occupazione e di nuovi asili”. Inoltre, ha aggiunto il governatore, “c’è un bando Pnrr da 4,8 miliardi di euro, aumenterà anche il numero di asili nidi in Toscana che oggi sono circa 950. Se ci sarà la necessità, perché dal 38% dei bambini che oggi vanno all’asilo nido si passerà come auspicabile al 50-60%, noi daremo priorità agli investimenti per la costruzione di nuovi asili”.
La procedura, per rendere effettivo il provvedimento, partirà a breve. A inizio marzo verrà approvato il bando regionale rivolto a Comuni e Unioni di Comuni mentre ad aprile partirà il bando rivolto alle famiglie. Entro fine aprile Comuni e Unioni di Comuni individueranno i servizi presso i quali sarà possibile beneficiare della misura Nidi gratis e trasmettono l’elenco alla Regione.
A maggio sarà approvato dalla Regione l’elenco dei nidi presso i quali sarà possibile beneficiare della misura. Da fine maggio a fine giugno, le famiglie presentano domanda.
Dopo l’istruttoria da parte di Regione e Comuni, entro il 10 agosto verrà approvato il decreto con l’individuazione dei beneficiari e l’assegnazione delle risorse a Comuni e Unioni di Comuni. “È un beneficio rivolto alle famiglie che mettono i bambini al nido dalla nascita fino ai 3 anni, può coprire secondo noi fino a 10.000 famiglie toscane – ha concluso Giani -. Se poi alla prova concreta possiamo raggiungere ancora più famiglie bene, e se possiamo includere poi anche chi ha 40.000 euro di reddito ancora meglio”.