FIRENZE – Nei prossimi tre anni Acquedotto del Fiora investirà 142 milioni. Un progetto che spazia tra l’economia circolare, la transizione ecologica e l’innovazione.
Lo stanziamento è maggiore del 23,5% rispetto a quello dell’ultimo triennio. Di queste, ben 26 saranno per la depurazione (+12%), 8 per l’innovazione (+18%) e 7 per la digitalizzazione (+2%).
“Questo piano affronta le sfide del nostro tempo con visione d’insieme e concretezza – afferma Roberto Renai, presidente di AdF -. Ora è tempo di raccogliere ciò che insieme abbiamo seminato, rispondendo alla fiducia dei Comuni soci, elemento per noi di straordinario valore, e alle esigenze della comunità, come nel caso del nostro Protocollo di Economia Circolare, con il quale da agosto 2020 sono stati affidati da AdF a imprese locali oltre 3,7 milioni di euro per attività no core”.
A fargli ecco l’amministratore delegato Piero Ferrari: “A raccontare AdF oggi sono i numeri. I 142 milioni di investimenti programmati con questo Piano AdF per il Territorio si aggiungono agli oltre 594 realizzati a favore della comunità dall’inizio della concessione a oggi, per un totale di oltre 736 milioni al 2025. Se già nel 2022 la quota di investimenti per abitante servito aveva raggiunto i 113 euro annui, una delle medie più alte in Italia e in linea con i Paesi del nord Europa, nei prossimi anni si arriverà a una media di 124 euro all’anno”.
Sul fronte della riduzione perdite, AdF proseguirà la tendenza positiva degli ultimi anni con l’obiettivo, nel 2025, di aver salvato altri 2,4 milioni di metri cubi di acqua. Pari rilevanza viene data al risparmio energetico: meno 5,4GWh di consumo nell’arco di piano (al 2025). A tutto ciò si aggiungono iniziative in ambito Pnrr (guardando anche alle opportunità del REPowerEU), efficientamento delle reti, distrettualizzazione, telelettura, trasparenza, comunità energetiche rinnovabili (CER) e progetti per il riuso delle acque da depurazione.