FIRENZE – Il 18 febbraio 1743 muore Anna Maria Luisa de’ Medici, ultima discendente della famiglia granducale e fautrice del “Patto di Famiglia” che ha permesso la conservazione di quello scrigno di capolavori e opere d’arte che sono oggi le Gallerie degli Uffizi.
Per ricordare l‘Elettrice Palatina – sepolta come il resto della famiglia all’interno delle Cappelle Medicee – il 18 febbraio i Musei del Bargello osserveranno una giornata di apertura gratuita al pubblico.
In quest’occasione, l’ingresso al Museo Nazionale del Bargello, al Museo delle Cappelle Medicee, al Museo Davanzati e al Museo di Casa Martelli, sarà consentito nell’ambito degli ordinari orari di apertura di ciascun museo.
Inoltre, nelle giornate di lunedì 20, mercoledì 22, giovedì 23 e venerdì 24 febbraio il Museo Nazionale del Bargello osserverà un prolungamento dell’orario e rimarrà aperto alle visite dalle 8:15 alle 18:50 (ultimo ingresso 50 minuti prima della chiusura).
Aperture straordinarie anche per il Museo di Palazzo Davanzati che lunedì 20 febbraio (giorno di abituale chiusura settimanale) sarà aperto dalle ore 8.15 alle ore 13.50; giovedì 23 febbraiosarà aperto non solo la mattina, come si consueto, ma anche il pomeriggio, garantendo ai visitatori la possibilità di accedervi dalle 8.15 alle ore 18.50 (ultimo ingresso 40 minuti prima della chiusura); infine venerdì 24 febbraio apertura antimeridiana straordinaria alle ore 8.15, e chiusura all’orario ordinario delle ore 18.50.
Anche i Musei Civici Fiorentini e Palazzo Medici Riccardi organizzano una giornata a ingresso gratuito per “incontrare dal vivo” l’Elettrice Palatina.
Sabato 18 febbraio (a partire dalle ore 11) nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio il pubblico avrà la possibilità di “incontrare” l’ultima discente del ramo granducale mediceo, Anna Maria Luisa de’ Medici in ‘carne e ossa’.
Infatti oltre alla possibilità di accedere gratuitamente ai Musei Civici Fiorentini e a Palazzo Medici Riccardi, verrà proposta un’attività di living history in cui il pubblico potrà dialogare con l’Elettrice in persona per conoscere e riscoprire il carattere peculiare di questa illustre Medici e approfondire le contingenze storiche che la portarono a concepire e a realizzare il celebre Patto di Famiglia, un vero e proprio atto giuridico di tutela stipulato con Francesco Stefano di Lorena, grazie al quale l’ultima erede della dinastia vincolò allo Stato – il Granducato di Toscana – tutto il complesso dei beni che facevano parte delle collezioni medicee.