FIRENZE – Da una parte “fiducia nell’operato della magistratura”. Dall’altra, “nessun dramma” per l’eventuale commissariamento. Nè Dario Nardella, né Eugenio Giani, si direbbero pronti a fare le barricate in difesa di Alexander Pereira.
Il sovrintendente del Maggio musicale fiorentino è indagato per peculato per via delle spese sostenute e addebitate Fondazione dell’istituzione culturale. Sulla vicenda, il sindaco di Firenze si è già interfacciato con il ministro Gennaro Sangiuliano, che vedrà nei prossimi giorni “per capire che tipo di decisioni prendere”. Nardella si è poi soffermato sulla questione economica: “Dal punto di vista dei conti il Consiglio di indirizzo ha fatto pochi giorni fa un’opera di straordinaria importanza tesa a un ulteriore miglioramento dei conti con un taglio di 2,5 milioni dei costi di produzione e con la riorganizzazione di alcuni comparti come quello del marketing e anche con la rivisitazione delle politiche di bigliettazione. Questo è il compito del Consiglio di indirizzo”.
Del confronto con il ministro ha parlato anche il presidente regionale. “Lo ritengo molto opportuno – ha affermato Giani -. E ritengo che sul Maggio, che è un elemento distintivo non solo di Firenze ma di tutta la Toscana, occorra procedere per dargli quel rilancio e quella capacità di attrazione che merita”.