SIENA – Il tempo di oliare i meccanismi, poi una nuova commissione d’inchiesta sulla morte di David Rossi potrebbe partire. “Tra due mesi potremmo essere pronti”, assicura Walter Rizzetto, che il 3 novembre insieme ad altri deputati ha depositato la proposta.
Domani pomeriggio l’argomento sarà trattato in seduta congiunta dalle commissioni Finanze e Giustizia. “Ci sarà una discussione generale sulla commissione – spiega il parlamentare di Fratelli d’Italia -. Si tratteranno eventuali audizioni utili a comprendere i motivi di una nuova commissione, anche se non credo ce ne sia bisogno. Poi si indicherò il termine per le proposte emendative rispetto al testo base”.
Se non ci saranno controindicazioni, la procedura andrà avanti e la discussione, una volta terminate tutte le valutazioni dei vari gruppi parlamentari, tornerà in commissione. “Serve il via libera di quelle Giustizia, per la materia trattata, e Finanze, in merito ai costi – precisa Rizzetto. A quel punto, incassato il parere favorevole, si andrà in aula per il voto finale”.
La scelta di proporre una commissione monocamerale, invece che una bicamerale come richiesto dal senatore Pierantonio Zanettin, è per accorciare i tempi: “Si potrebbe dimezzarli in questo modo”. Il lavoro ripartirà da chi non è stato ascoltato e da punti contrastanti, emersi soprattutto nella parte finale della commissione precedente. “Si ripartirà da loro. Se non ricordo male sono una ventina – sottolinea Rizzetto -. Noi non siamo giudici, né una procura. Abbiamo cercato di fare nuova luce e negli ultimi tempi erano usciti diversi spunti. Quindi, si può approfondire la questione delle due persone che escono dalla banca, così come il fatto che prima di cadere Rossi sia stato picchiato”.