SIENA – La principale problematica del carcere di Santo Spirito di Siena è legata alla ristrettezza degli spazi. “Le celle sono da 6 o da 2 persone, oppure singole, tutte molto piccole.

I bagni risultano particolarmente angusti soprattutto nelle celle che ospitano 6 persone. Molto limitato anche lo spazio per le docce che, tra l’altro, non garantiscono acqua calda per tutto il giorno”.

Lo rivela un report dell’associazione Antigone, che si occupa a livello nazionale della tutela dei diritti e delle garanzie nel sistema penale e penitenziario, che ha stilato un documento dopo un sopralluogo all’interno del carcere senese.

“Nonostante le condizioni strutturali, nell’istituto, anche grazie alla centralità dello stesso rispetto alla città di Siena, si organizzano diverse attività culturali”. Un’ulteriore problematica riscontrata durante la vista è legata al sopravvitto: la ditta che dovrebbe fornire il cibo non riesce a svolgere la sua funzione a causa della mancanza di un magazzino in cui riporre gli alimenti. Le condizioni strutturali generali dell’istituto sono abbastanza buone, a detta del report. Le problematiche prevalenti, tuttavia, sono quelle relative all’inadeguatezza degli spazi comuni e delle camere detentive.

Nello specifico, nella sezione di custodia attenuata, evidenti sono i problemi legati ai servizi: le docce sono molto piccole e mal funzionanti e gli spazi delle celle risultano angusti. La sezione semi-liberi, invece, si trova in buone condizioni strutturali. Al momento della visita, ossia nel dicembre 2022 erano in corso i lavori per l’installazione delle pompe di calore nelle aule scolastiche. Inoltre, di recente è stato smantellato il vecchio palcoscenico del teatro e ne è stato costruito uno nuovo. Ancora dal report: “Gli psicologi sono presenti per 5 ore settimanali per i nuovi giunti e i casi critici, mentre la psicologa del Serd è presente per 4 ore settimanali.

Gli psichiatri sono presenti in istituto per 3 giorni a settimana mentre per esigenze specifiche si ricorre all’ospedale di Siena. I medici in istituto sono presenti per 42 ore settimanali più 18 ore settimanali, il dirigente sanitario per un totale di 60 ore settimanali. Gli infermieri sono presenti per 94 ore e l’infermeria gode di buone condizioni strutturali. Al momento della visita, parlando con l’infermiera di turno, è emerso che circa una sessantina di detenuti assumono psicofarmaci e circa 15 detenuti sono tossicodipendenti.

L’istituto non ha sezioni di osservazione psichiatrica quindi in caso di necessità i detenuti vengono trasferiti a Sollicciano oppure a Spoleto”.

All’interno dell’istituto si lavora a turnazione dopo due mesi dal primo ingresso e la durata del lavoro è di un mese. Le persone con condanne definitive lavorano per due mesi di fila in lavanderia o in cucina.