SIENA – Semaforo verde dalla Corte dei conti per il Comune di Siena. Sono stati validati i bilanci che vanno dal 2017 al 2019.

Per quanto riguarda le prime due annate, sono stati richiesi degli aggiustamenti tecnici, mentre nell’ultima è stato registrato un risultato migliore, per 58 mila euro, rispetto a quello fissato dall’amministrazione comunale. “L’opera svolta in questi anni, compreso anche la riapprovazione del rendiconto 2017, ha permesso alla nostra amministrazione di gestire un bilancio veramente risanato consentendo di destinare risorse a favore della comunità, senza aumentare le tasse”, ha affermato il sindaco Luigi De Mossi.

Un nuovo via libera al bilancio 2017 si era reso necessario dopo il disavanzo di circa 13 milioni notificato dalla Corte a cavallo tra il 2015 e il 2016 e reso pubblico nel 2019. L’amministrazione, presentando un piano di rientro, ha provveduto a una nuova approvazione di quello 2017, dove poi non si sono registrate anomalie. Si trattava dell’ultimo anno da sindaco di Bruno Valentini, poi sconfitto da De Mossi nelle elezioni del giugno 2018.

https://www.agenziaimpress.it/la-contestazione-la-corte-dei-conti-segnala-un-disavanzo-13mln-sui-bilanci-del-comune-siena/

L’ex sindaco, come già fatto in varie occasioni in precedenza, è ritornato sulla vicenda: “Ricapitolando, la Corte dei conti toscana contestò al Comune di Siena di aver utilizzato i proventi di alienazioni immobiliari per ridurre l’eccessivo indebitamento ereditato, evitando di aumentare le tasse o ridurre i servizi dopo la cessazione di contributi della Fondazione Mps. Una questione di interpretazione delle norme sulla contabilità pubblica, che la Corte dei conti nazionale risolse poco dopo sentenziando la legittimità del comportamento del Comune di Siena, a seguito dell’inevitabile ricorso promosso dalla giunta De Mossi. In pratica l’ attuale amministrazione sostenne che quella precedente aveva agito correttamente, smentendo l’attacco politico che loro stessi avevano montato”.

Valentini ne ha quindi approfittato per attaccare l’operato dell’attuale giunta: “La verità è che dal 2013 al 2016 la Giunta ha dovuto stringere la cinghia per evitare il collasso del bilancio, facendo il miracolo del risanamento dei conti e lasciando in eredità un bilancio così florido che ad inizio anno questa amministrazione si trova in cassa 35 milioni solo perchè non sa spenderli. E’ paradossale che si vantino di non aver aumentato la pressione fiscale. Avevano tutte le condizioni per ridurla, ma hanno preferito spendere in assunzioni clientelari, consulenze ed incarichi di ogni genere. Hanno gonfiato le attività delle società controllate, fino ad essere costretti a sovvenzionarle, mentre prima versavano utili al Comune”.