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ROMA – Nell’incontro sull’ex Gkn svoltosi stamani al tavolo del ministero dello Sviluppo economico, che riguardava l’esame congiunto per la richiesta di Cig straordinaria prevista dalla normativa sugli ammortizzatori sociali, “appare evidente come la vertenza si stia avviluppando su se stessa e che l’azienda Qf, nelle mani dell’ex advisor Francesco Borgomeo, non riesce a fornire le garanzie industriali necessarie a formalizzare un accordo sugli ammortizzatori sociali, che oggi non vengono nemmeno più anticipati ai lavoratori dall’azienda”. Lo scrive la sigla Usb in una nota firmata da Sasha Colautti (Usb nazionale Lavoro Privato), Simone Selmi e Usb Toscana e Mario Carluccio Usb Firenze.

Usb “a questo tavolo ha posto con forza la necessità di avere la massima chiarezza sul percorso in atto, che sembra non avere oggi più alcuna direzione: Borgomeo sembra essere in balìa degli eventi, continua a rivendicare l’agibilità dello stabilimento senza però offrire elementi di sostanza per far avanzare la discussione, si dice pronto a condividere anche il progetto di ‘condominio industriale’ basandosi evidentemente su quanto pervenutogli dalla discussione del comitato di proposta e verifica che a sua volta ha presentato – con il riscontro positivo della regione Toscana – una serie di indicazioni su possibili percorsi di re-industrializzazione attraverso lo strumento del consorzio industriale”.

Qf, riferisce Usb, “ha dichiarato di essere orientata a garantire uno spazio a questa discussione, anche perché intravede in questo, una possibilità di accedere all’ammortizzatore sociale richiesto” mentre “per il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ad oggi l’unico progetto industriale concreto è quello di Borgomeo”, inoltre il Ministero “rimette nelle mani dell’imprenditore l’onere di indicare ad un prossimo tavolo elementi concreti che possono dare gambe anche ad un intervento di Invitalia attraverso il suo fondo di salvaguardia”.