FIRENZE – E’ terminato senza condanne il processo relativo alla maxi-gara di appalto dei rifiuti nell’Ato Toscana sud. I tre imputati sono stati assolti dal Tribunale di Firenze.

I capi di accusa nei confronti degli ex amministratori di Sei Toscana e Siena Ambiente, Marco Buzzichelli ed Eros Organni, e di Andrea Corti, ex dg dell’Ato, erano di corruzione e turbativa d’asta. Per le due società cade anche la richiesta danni avanzata contro le stesse da Ato Toscana Sud, che aveva citato le società quali responsabili civili nel processo penale.

“Finalmente è stato messo in luce il corretto agire dei soggetti coinvolti, in quella che è stata la prima gara pubblica per l’affidamento ad un unico gestore nell’Ambito Territoriale Ottimale più vasto in Italia. Un’attività che è stata negli anni offuscata da accuse che inevitabilmente hanno inciso sull’immagine delle società e che oggi, dopo sei anni, trovano risposta nella sentenza del Tribunale di Firenze – hanno dichiarato le società -. Accogliamo questa notizia come la definitiva conclusione di un lungo e faticoso periodo e l’inizio di una nuova fase all’insegna di un ritrovato e proficuo rapporto di fiducia con il territorio e con i cittadini”.

Soddisfazione è stata espressa anche dagli avvocati di Corti, Lorenzo ed Enrico De Martino: “Sei anni fa al professor Corti veniva applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari, con contestuale immediata polverizzazione della sua carriera professionale. Sono stati purtroppo necessari ben sei anni per vedere affermata la piena e totale innocenza del prof. Corti dalle ipotesi sia di corruzione e turbativa d’asta che di induzione indebita. Nessun interesse personale ha mai inquinato i processi decisionali degli enti coinvolti, nessuna gara è mai stata alterata, anzi: è stata successivamente presa a modello per gare analoghe a livello nazionale. Vi è ovviamente profonda soddisfazione per la sentenza emessa dal Tribunale di Firenze, che ha cristallizzato il convincimento che avevamo professato sin dagli albori del procedimento: totale estraneità da qualsivoglia ipotesi di reato”.

I tre erano stati rinviati a giudizio dal gup fiorentino Angela Fantechi. L’inchiesta riguardava la maxi-gara da 3,5 miliardi di euro per la raccolta, gestione e smaltimento ventennale dei rifuti solidi urbani nelle province di Siena, Arezzo e Grosseto. Gara vinta nel 2013 dal consorzio Sei Toscana e ritenuta “truccata” dalla procura fiorentina.