FIRENZE – Quasi un miliardo per il rilancio infrastrutturale della Toscana. Lo stanziamento del Piano integrato infrastrutture e mobilità deriva soprattutto dal Pnrr (837 milioni), mentre la parte restante è frutto del Fondo regionale per lo sviluppo (130 milioni).

“E’ in primo luogo con queste risorse – ha affermato il presidente della Regione, Eugenio Giani – che contiamo di dare una spinta decisa allo sviluppo della Toscana. Ma la Regione interviene anche direttamente con fondi propri per garantire la mobilità a tutto tondo. Penso al trasporto pubblico e al notevole rinnovo delle flotte dei bus (con 173 veicoli nel solo 2022) e dei treni che viaggiano sulle linee regionali. Penso ancora allo sviluppo dei grandi assi viari e ferroviari e a molto altro ancora. Si tratta di un complesso di interventi che, oltre ad avere effetti positivi su mobilità ed infrastrutture, si calcola dia lavoro ad oltre 17.500 persone ogni anno, con un contributo notevole anche sul fronte occupazionale”.

Molte le arterie ferroviarie e stradali che saranno al centro degli interventi: la conclusione sono la E78 Grosseto Fano, la Pistoia-Lucca e la Prato-Bologna e si attende la partenza di opere come il Nodo dell’Alta velocità, la terza corsia della A11 Firenze-Mare, la ferrovia Empoli-Granaiolo, il Corridoio Tirrenico, e gli Assi di Lucca.

“Quella che presentiamo oggi è la fotografia di una Toscana che vuole dare una spinta in più al suo sviluppo e che lo fa anche in modo diretto. Lo testimoniano i 600 milioni di euro che destiniamo ogni anno al trasporto pubblico locale, sia su ferro, che su gomma, che via mare – ha sottolineato l’assessore regionale Stefano Baccelli -. E lo confermano i 200 milioni di euro che gestiamo direttamente in interventi sulle strade regionali come la Fi-Pi-Li. la Cassia, la Val d’Elsa, la 69 del Valdarno, la Maremmana, la 325 delle valli di Setta e di Bisenzio, la Francesca, la 70 della Consuma, la umbro casentinese romagnola e la pisana livornese. Insomma stiamo davvero intervenendo in ogni parte della nostra regione ed in ogni settore, dalle grandi opere, alla sicurezza stradale, al trasporto pubblico locale”.

Nel piano sono contenute una serie di azioni per la sicurezza stradale, sugli scali portuali e sulla mobilità dolce.