FIRENZE – Il 2022 anche per la Toscana è stato una corsa a ostacoli. Tra pandemia, aumento delle materie prime e rincari energetici.

Il presidente Eugenio Giani, nella conferenza di fine anno, ha ripercorso tutti questi passaggi, parlando poi delle sfide del 2023. “L’anno che si chiude è stato estremamente delicato: è iniziato con il culmine della pandemia a gennaio ma poi grazie alla massiccia campagna di vaccinazione, che ha raggiunto il 95% della nostra popolazione, abbiamo vinto questa sfida. Quando le cose sembravano migliorare, con l’innalzamento del Pil, c’è stata la guerra, che ha portato anche i rincari dell’energia e delle materie prime – ha evidenziato il governatore toscano -.Ma voglio guardare al futuro e all’anno che verrà con speranza, concentrandomi sul fatto che siamo riusciti a gestire queste criticità ed a mantenere buoni livelli, confermati anche dai dati ufficiali, visto che proprio stamani la fondazione Gimbe ha inserito la Toscana, con Veneto ed Emilia Romagna, tra le Regioni più virtuose nei livelli essenziali di assistenza”.

L’anno in arrivo non può prescindere dal tema del rigassificatore di Piombino. “Se fosse stato approvato l’emendamento proposto da Bonafè e da altri parlamentari Pd, che vincolava il Governo alla realizzazione delle opere compensative del rigassificatore inserendole in legge, sarebbe stato certamente meglio – ha sottolineato Giani -, ma ritengo che la dialettica parlamentare sia sempre positiva e anche se la maggioranza di centrodestra di Governo ha deciso di non accettare questo emendamento proposto dal centrosinistra, le opere compensative si faranno, perché sono parte integrante dell’Intesa che sarà sottoscritta tra Governo e Regione. Senza opere compensative non ci sarebbe l’Intesa”.

All’orizzonte anche le sfide infrastrutturali, com l’aeroporto di Peretola e la stazione dell’alta velocità Medioetruria. “Stiamo tutti aspettando gli esiti del dibattito pubblico sulla nuova pista di Peretola – ha detto Giani – Ci sono ancora perplessità, ma la grande maggioranza della popolazione, delle categorie economiche, delle associazioni ambientali si aspetta la realizzazione di questa nuova pista che è ambientalmente più compatibile e non ha cono di volo sui centri abitati, ma sui laghetti di Focognano e sulla discarica di Case Passerini”.

Infine, sullo scalo ferroviario, Giani ha ribadito che “la Regione sarà il più grande sponsor della stazione Medioetruria quando il territorio avrà deciso se localizzarla a Chiusi, Rigutino o Farneta. Devono essere i territori di Arezzo, Siena e dell’Umbria a indicare un posto, per avere una voce unica nel momento in cui ci presenteremo la proposta a Ministero e Ferrovie. Con voci discordanti non otterremo niente”.