ROMA – L’Italia è tra le destinazioni preferite dai viaggiatori “top di gamma” che cercano arte, cultura ed enogastronomia, una tipologia di destinazioni che sta trainando il Bel Paese sempre più in alto: si confermano stime molto positive nel 2022 per il turismo in Italia e tutti gli indicatori suggeriscono un ritorno a livelli vicini al periodo pre-pandemico.

“Tradizionalmente considerata la destinazione ideale dai segmenti affluent, family, honeymoon, anniversary e celebration, l’Italia attrae sempre più anche i millennial e la generazione Z, clienti più giovani alla ricerca di esperienze responsabili e nuove. Per soddisfare le esigenze del settore tenendo conto dell’emergenza ambientale e per adattarsi alle aspirazioni di questa clientela più giovane, l’industria del lusso italiana è attivamente impegnata nel percorso di responsabilità. L’offerta turistica italiana di lusso, sempre più qualitativa e sostenibile, contribuisce anche alla valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale” sostiene l’Ad Enit Ivana Jelinic, e il consigliere Enit Sandro Pappalardo aggiunge: “L’Europa nel 2021 ha accolto 301,3 milioni di turisti in arrivo (il 40,4% del 2019), registrando il calo più contenuto tra i continenti sul 2019 (-59,6%) e facendo segnare l’aumento maggiore sul 2020 (+24,6%) rispetto al totale mondiale e alle altre aree di destinazione: in Asia e Pacifico poco più di 21 milioni di arrivi dall’estero (-94,1% sul 2019; -64,3% sul 2020), in America 81,6 milioni di flussi (-62,8%; +16,9%), in Africa 19,1 milioni (-72,0%; +3,6%) e in Medio Oriente 24,6 milioni (-66,3%; +24,2%). In termini di entrate, l’Europa ha incassato 276,5 miliardi di euro, oltre la metà (51,4%) degli introiti da turismo internazionale, pari a 538 miliardi di euro. Si tratta tuttavia del 47,3% degli incassi del 2019”.

Per i turisti francesi ad ottobre e novembre 2022, l’Italia risulta il secondo Paese di destinazione in base alle ricerche di alloggio su Google per i viaggi all’estero, preceduta dalla Spagna e seguita dagli Stati Uniti. Nei primi sei mesi del 2022, i viaggiatori francesi in Italia hanno speso circa 1,6 miliardi di euro, il 180% in più rispetto a gennaio-giugno 2021. Fra le regioni più visitate, Lombardia, Piemonte, Lazio, Liguria e Toscana: il settore è in grado di soddisfare la clientela del turismo di fascia alta che, secondo un’indagine Virtuoso del 2022, si aspetta, oltre alla sicurezza tanto ricercata negli ultimi anni, ancora più consulenza, viaggi-evento, esperienze personalizzate iperesclusive e, soprattutto, responsabili.

Con un forte impatto su molti settori del Made in Italy, il turismo di fascia alta è un elemento essenziale per la ripresa dell’economia italiana. Nonostante le tensioni geopolitiche ed economiche, il trend rimane molto positivo per il 2023, in quanto l’assenza dei mercati russo e asiatico è in parte controbilanciata dal ritorno dei clienti europei e americani. Per dicembre 2022, le prenotazioni aeree dei francesi verso l’Italia risultano attualmente in linea con quelle del medesimo mese 2021, con un’incidenza sul totale internazionale del 6,0%. Nel 2021, tra gli esercizi ricettivi scelti per pernottare durante il soggiorno in Italia, prevalgono gli alberghi: 4,5 milioni di presenze francesi, il 65,5% delle notti complessive, contro circa 2,4 milioni nelle strutture extra-alberghiere, il restante 34,5%.

“Questo ottimismo è condiviso dai grandi gruppi alberghieri che stanno prestando un’attenzione sostenuta al settore, come dimostra l’apertura nel 2022 in Italia di 60 hotel di lusso rivolti ad un pubblico di alto livello: c’è il desiderio di soggiornare in hotel di lusso. Il contatto diretto con la struttura (47,8%) è il canale di prenotazione più utilizzato dalla clientela che sceglie di soggiornare negli alberghi di lusso, seguono le OTA (29,1%) e il sito web o contatti social dell’albergo. Gli ospiti che frequentano questa tipologia di alberghi sono perlopiù coppie e famiglie. Il raggio di spostamento dei visitatori italiani è prevalentemente interregionale, mentre la clientela straniera proviene soprattutto dall’Europa. In generale, Germania (72,7%) e Francia (53,5%) i Paesi più assidui, seguiti dagli USA (25,0%)”, commenta Maria Elena Rossi, Direttore Marketing e Promozione Global di Enit.