BAGNO A RIPOLI – La sfiducia non è arrivata ma il Pd di Bagno a Ripoli (Fi) ha di fatto deciso di ‘commissariare’ il sindaco Francesco Casini dopo la sua scelta di lasciare i dem e aderire ad Italia Viva.
Queste le condizioni dettate dai democratici al primo cittadino: a partire dalla “messa a disposizione del mandato alla maggioranza con verifica costante dell’operato di governo del quale Casini non potrà più essere esclusivo protagonista e interprete”, passando dalla “redistribuzione agli assessori Pd delle deleghe attualmente in carico al sindaco”, oltre alla “condivisione preventiva di ogni decisione amministrativa da sottoporre all’esame della giunta e del consiglio comunale”, per finire con la “centralità a consiglieri Pd e assessori nelle loro deleghe di competenza, possibilità di redistribuire alcune deleghe, oggi in capo al sindaco o agli assessori, ai consiglieri Pd”.
Al termine di una lunga riunione, terminata alle una di notte, è stato stilato un documento di richieste, approvato con 18 voti a favore, cinque contrari e due astenuti. Parallelamente, si legge nel documento, la segreteria comunale del partito si impegna, tra l’altro, a “promuovere assemblee pubbliche in cui spiegare quanto accaduto e motivare la posizione espressa dal partito; dare vita, fin da subito, a una capillare campagna di comunicazione, ascolto e partecipazione per condividere le priorità amministrative, ridefinire i rapporti tra partito e Amministrazione (Giunta e Consiglio comunale) in modo da poter indirizzare l’attività amministrativa sulla base di un nuovo patto con la cittadinanza e tutte le realtà operanti sul nostro territorio”.
L’assemblea ha poi dato mandato “di confrontarsi con le altre forze di maggioranza sulla situazione politica che si è creata e, successivamente, di sottoporre al sindaco le condizioni per verificare l’esistenza dei presupposti minimi per il proseguimento del mandato”.