SIENA – Felici, ma non troppo. Attaccati al proprio ambiente, ma pronti ad andare via. Sportivi, dediti ai social newtork e al divertimento. I giovani senesi sono fatti così.
Il ritratto lo ha tracciato la Fondazione Chiarlie Onlus, che insieme all’amministrazione comunale, ha elaborato il progetto “La condizione adolescenziale a Siena”. Il campione esaminato è composto al 50 per cento da maschi e al 50 per cento da femmine, suddiviso per fasce di età: 34 per cento 15-17 anni, 29 per cento 18-19 anni, 38 per cento 20-24 anni.
Gli adolescenti senesi presentano un’immagine di sé decisamente positiva: descrivono se stessi come persone forti (87%), ottimiste (84%) e sicure (86%). Evidenziano però diverse contraddizioni: amano il posto in cui vivono (89%), ma se potessero andrebbero via (39%); in quota solo molto marginale dichiarano di essere in conflitto con i genitori (8%), ma più di un quinto andrebbero via di casa.
Sono tutti attaccati alla famiglia, consapevoli dell’importanza dell’istruzione, e in assoluta maggioranza (92%) dichiarano di essere soddisfatti della propria vita; se però devono dare un valore alla propria felicità, su scala da 1 a 100 la media raggiunge solo 61,8, e per le ragazze 55,8. Il bullismo sembra presente in modo non marginale: il 9% dichiara di averlo subito negli ultimi due anni, il 4% negli ultimi due mesi.
Questi ragazzi sono grandi utilizzatori del web, delle chat e dei social, nonché della televisione; ma anche discreti ascoltatori della radio e lettori di quotidiani e riviste. Ben 8 su 10 dichiarano di praticare uno sport almeno una volta alla settimana; 2 su 10 fumano almeno qualche volta, e quasi la metà bevono alcool almeno qualche volta, 14% gradisce bere con gli amici anche alcool. Il 42% frequenta una contrada, soprattutto i maschi (49%) e i più giovani (50% tra 15 e 17 anni).
I giovani senesi sono orgogliosi di Siena e della sua cultura, la percepiscono a misura d’uomo e il 92% reputa che permetta un’alta qualità della vita. Circa la metà, tuttavia, pensa che Siena non sia una città per giovani, che abbia poche occasioni di svago e incontro pensati per loro. Le occasioni di lavoro per i giovani sono assenti per la maggioranza (64% degli intervistati). La sicurezza non sembra un problema, anche se il 10% dichiara di essersi sentito in pericolo per la presenza di baby gang. La contrada è vissuta in modo positivo; divertente, anche se un po’ rigida, piace all’85% dei giovani contradaioli intervistati, con un gradimento massimo tra quanti hanno appena raggiunto la maggiore età (96% per i 18-19enni), un interesse che tende a scemare tra i più adulti (68% il gradimento nella fascia 20-24 anni).
“A Siena i meccanismi di controllo sociale sono particolarmente accentuati, anche grazie alle contrade, e questo è certamente un elemento da preservare – ha affermato l’assessore regionale Simone Bezzini -. L’identità rappresenta un valore importante se giocata in chiave di grande apertura. Fare cose con i giovani e non soltanto per i giovani può essere la giusta strada da intraprendere”.
A fargli eco l’assessore Francesca Appolloni: “Emerge in maniera molto chiara che i nostri adolescenti tengono alle amicizie e alla famiglia, ed è un dato importante da sottolineare. La risposta del Comune rispetto alle richieste emerse è più che favorevole, tra gli obiettivi quello di mettere in campo nuove forze e nuovi strumenti per i nostri giovani”.