25 giugno 2008; Bollette; foto di © Angela Quattrone / Emblema

PISA – Con una convezione tra Unione Industriale Pisana e Cassa di Risparmio di Volterra, le aziende del territorio pisano hanno adesso a disposizione nuovi strumenti per difendersi dagli effetti del caro energia.

Grazie all’accordo firmato alcuni giorni fa tra i due enti, le imprese potranno contare su una maggiore liquidità garantita da Crv. “L’aumento dei costi dell’energia, del gas e delle materie prime ha dimostrato tutti i suoi effetti sulle attività delle nostre imprese – commenta Patrizia Alma Pacini, presidente dell’Unione Industriale Pisana – ecco perché Uip, assieme a Crv, si è attivata per offrire nuovi strumenti e soluzioni”. Con questa convenzione contro il caro energia, le aziende avranno la possibilità di ottenere liquidità con soluzioni vantaggiose, come finanziamenti fino a 36 mesi e la possibilità di pre-ammortamento fino a 6 mesi”.

“Definire ‘caro bollette’ lo tsunami che stiamo vivendo – dichiara Patrizia Alma Pacini – non dà la misura esatta della realtà delle cose. L’enorme preoccupazione per l’aumento dei costi dell’energia e le relative speculazioni hanno frenato il nostro sguardo ottimista per il futuro: i dati della produzione industriale, in Toscana più che in Italia, fino a maggio 2022 si presentano in crescita. In Toscana si registra una crescita tendenziale del 6,7% contro una media nazionale del 3,1% e una delle regioni benchmark che va dal 1,6 a 3,3%”.

“Sul piano locale – conferma Pacini – la nostra associazione sta mettendo in campo, da tempo, risorse, energie e competenze per aiutare le nostre imprese che la crisi energetica sta compromettendo anche sul piano della competitività: l’incidenza dei costi energetici colpisce le aziende italiane due volte in più che in Francia e un terzo più che in Germania. Due nazioni che hanno già concretizzato azioni di contenimento e che, a differenza dell’Italia, hanno una politica energetica chiara e tracciata”.

La presidente degli industriali pisani si sofferma sul forte potenziale dell’industria toscana trainata fino ad oggi dalle esportazioni (pari al 36,6% del PIL), anche grazie a settori trainanti come quelli di costruzioni, meccanica, sistema salute e servizi avanzati. “Se nel primo semestre – spiega Pacini – abbiamo assistito a un balzo dell’export per le nostre aziende e, in parallelo, a una crescita abbastanza diffusa in tutti i settori, a cominciare dalla filiera della pelle, la metallurgia e la meccanica, è chiaro che il punto di forza per il nostro sistema produttivo resta quello della ricerca di nuovi mercati per conservare una buona competitività”. “Crediamo che iniziative come questa siano fondamentali per dare alle nostre imprese il supporto di cui necessitano nello scenario macro-economico che stiamo vivendo. Per incentivare l’indotto economico del territorio, dobbiamo creare sinergie che siano in grado di garantire alle nostre PMI competitività sui mercati” ha dichiarato Stefano Pitti, direttore generale di Crv.

“L’obiettivo dell’iniziativa, dunque, è supportare l’economia reale del nostro territorio mettendo a disposizione risorse che garantiscano il normale ciclo delle attività economico-produttive e la conservazione di quella unicità di cui le nostre imprese sono espressione. Il nostro territorio è ricco di eccellenze imprenditoriali che vanno salvaguardate ed è per questo che interveniamo con strumenti finanziari e consulenziali messi a disposizione dalla Banca e dai suoi partner”.