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FIRENZE – Contro il caro-energia un aiuto potrebbe venire dal meteo. Le alte temperature ritardano per ora il ricorso all’accensione dei termosifoni.

Tendenza che ha contraddistinto il 2022, l’anno più caldo mai registrato in Italia dal 1800. Rispetto alla media calcolata tra il 1990 e il 2020, i termometri hanno fatto registrare quasi un grado in più. L’incremento maggiore si è avuto nelle temperature massime che hanno segnato un incremento del 1.2 °C, mentre per quanto riguarda le minime i dati fino a settembre pongono il 2022 al terzo posto come anno più caldo. Il primo posto va, infatti, al 2018 con uno scarto di 0.67°C.

In Europa, invece, a tutto settembre, il 2022 è al terzo posto come anno più caldo dal 1800 mentre a livello mondiale scende al quinto posto. Dati alla mano, sottolinea Bernando Gozzini del Consorzio Lamma, “l’Italia sembra essere un pò al centro di questo cambiamento climatico” tanto che si registra una tropicalizzazione maggiore.

Altro tema delicato è la siccità che già dall’anno scorso interessa soprattutto il nord del nostro Paese. Diversamente, il centro sud è risultato molto piovoso. “I rovesci tra agosto e settembre – ha sottolineato Gozzini – sono stati dalle 2 alle 3 volte maggiori rispetto alla media”. Tra le regioni più colpite, Umbria, Marche e Toscana e in quest’ultima regione sono arrivati a cadere 100 ml d’acqua in 24 ore. “Una pioggia dannosa – ha aggiunto il meteorologo – non utile e non efficace, perchè dilava il terreno e non rimpingua le falde”.