PIOMBINO – Alla conferenza dei servizi del 21 ottobre per il rigassificatore di Piombino “si arriva con una spinta di determinazione in più per quello che è avvenuto il 13 ottobre” alla riunione degli enti statali con prospettiva di “parere positivo pur con prescrizioni”. Così Eugenio Giani, presidente della Toscana e commissario per l’opera.

Per Giani “ormai le carte in gioco sono messe. Accanto alle dichiarazioni molto corrette e convincenti del ministro Cingolani ci sono dichiarazioni di chi ancora non vede l’ora che io autorizzi per fare ricorsi. Vedo un clima di grande tensione”.

“Quel che si aspettava il presidente Giani non è avvenuto. Gli enti di competenza ministeriale, riuniti il 13 ottobre a Roma, non hanno dato un parere unico positivo in merito al progetto inerente la nave rigassificatore nel piccolo porto di Piombino (Livorno). Ciascuno, per conto proprio, ha scritto una serie di prescrizioni che condizionano e forse renderanno difficile, se non impossibile, la realizzazione del progetto. Un numero notevole di prescrizioni somiglia molto, per noi, ad una mancata approvazione”. Così, in una nota, il comitato salute pubblica Piombino Val di Cornia e la Piazza Val di Cornia che invitano “il commissario ad aggiornare la conferenza dei servizi e concedere ulteriore tempo al procedimento”.

E’ necessario, sottolineano in una nota, “maggior tempo per valutare correttamente le prescrizioni ed i nuovi documenti dei ministeri, valutare i pareri ancora non pervenuti e l’istruttoria che non sappiamo nemmeno se sia stata eseguita dall’ufficio commissariale sulle relazioni tecniche elaborate dal Comune di Piombino”. “E continuiamo a sostenere – osservano ancora – che la Regione Toscana non dovrebbe deliberare d’intesa solo con lo Stato per la collocazione in porto dell’impianto, ma impegnarsi con le varie Istituzioni a trovare soluzioni alternativa o altri siti meno impattanti per le persone, la sicurezza, la salute, l’ambiente”. I comitati contrari all’impianto sottolineano che “sarà eventualmente la magistratura, se chiamata in causa, a dare un giudizio su tutte quelle prescrizioni”. Per i comitati “Snam continua, anche in questi giorni, a produrre ‘non risposte’ alle domande dei vari soggetti che partecipano alle conferenze dei servizi”. Altro aspetto da analizzare è “l’ubicazione successiva ai tre anni della nave Golar Tundra” che “non può essere rimandato ulteriormente o peggio ancora sparire dall’ordine del giorno della conferenza del 21 ottobre”.