SIENA – Prima campanella per oltre duecento nuovi iscritti all’Istituto d’istruzione Superiore Sallustio Bandini di Siena. Le porte dell’istituto, come da tradizione, si sono aperte nel segno del progetto accoglienza con i primi tre giorni di scuola che sono serviti ai nuovi studenti per conoscere aule e laboratori ma anche per prendere confidenza con la nuova città che li ospita, considerato che oltre il 70 per cento, proviene dalla provincia.

E, novità di questo 2022, il ‘Palio Bandiniano’: i ragazzi, suddivisi nelle nove classi di appartenenza, hanno ricevuto una busta con degli indizi inerenti la città e il territorio e, piantina alla mano, accompagnati dai docenti, sono andati alla scoperta di Siena, dei suoi segreti, dei suoi tesori storici e architettonici e delle sue produzioni gastronomiche di eccellenza. Un percorso, anche creativo, che ha visto gli studenti fissare su fogli di carta bianca le immagini che, visitando la città, gli si sono presentate davanti. In premio, nella giornata conclusiva, un bonus messo a disposizione dall’istituto da spendere per uno spettacolo nei teatri di Siena.

“Quest’anno – ha sottolineato il dirigente scolastico Alfredo Stefanelli – abbiamo voluto dedicare il progetto accoglienza all’interazione tra i ragazzi e la città. Un modo per renderli protagonisti del loro percorso di studi. Il Bandini, del resto, ha un’offerta che spazia dal turistico all’economico, dallo sportivo alla comunicazione, dall’interior design alla grafica. Con l’attivazione del nuovo corso di cinese, vera novità per Siena e per il suo territorio”.

E tra le novità di questo 2022, anche l’apertura alle famiglie e ai genitori dei ragazzi. Nel pomeriggio del giorno di scuola, sono stati invitati dal dirigente scolastico e, accompagnati dai loro figli, hanno affollato l’aula magna dell’istituto incontrando docenti e dirigenza e condividendo anche il regolamento scolastico che, già da due anni non prevede l’utilizzo dei cellulari che vengono lasciati in apposite tasche all’ingresso in classe e il divieto assoluto di fumo, anche nelle pertinenze. “Si è trattato di un momento di grande partecipazione e condivisione – conclude Angela Ceccarelli, coordinatrice del progetto – Vedere così tanti genitori entrare a scuola per condividere il percorso dei propri figli e riconoscendo nella scuola il luogo deputato a farlo, è stato un segnale di grande crescita sociale e culturale”.