SIENA – L’intesa fra Comune, Pinacoteca, Santa Maria della Scala e Museo Archeologico Nazionale si arricchisce della nuova esperienza ‘Lettere dal passato. Segno e identità tra scrittura e rappresentazione del mondo etrusco’.

La Giornata degli Etruschi 2022 è stata celebrata al Museo Archeologico con la performance di live painting dell’artista Hazkj, diventata un’opera che arricchisce la dotazione del complesso.

«Una creazione inedita che – ha detto alla presentazione l’assessore alla cultura Pasquale Colella Albino -, incontro fra antico e arte contemporanea, interpreta il nostro progetto che si è aggiudicato il contributo della Regione Toscana nell’ambito della ‘Giornata degli Etruschi 2022’.. Il progetto valorizza questo patrimonio archeologico all’interno dei percorsi museali del Santa Maria della Scala e, contemporaneamente, realizza prodotti artistici anche con finalità didattiche e divulgative, contestualizzati nel Museo Archeologico Nazionale e anche in altri spazi museali.  La sinergia fra coloro che condividono obiettivi e strategie, unendo risorse e competenze, eleva il valore del risultato».

Più che un’opera: ‘Lettere dal passato. Segno e identità tra scrittura e rappresentazione del mondo etrusco’ è un’occasione per comprendere le opere del Museo Archeologico attraverso uno sguardo contemporaneo. «I musei – ha ricordato Axel Hemery, direttore Pinacoteca Nazionale di Siena, a cui appartiene il Museo Archeologico nel Santa Maria della Scala – sono stati realizzati dagli artisti ed è giusto che, con interventi come ‘Lettere dal passato‘, recuperino questo ruolo. Nonostante i grandi progressi dell’etruscologia e dell’archeologia del mondo etrusco, questa civiltà resta avvolta da mistero. Il Museo Archeologico Nazionale vuole migliorare questa conoscenza ed arricchire le informazioni sulle urne etrusche. Abbiamo scelto una strada particolare: un artista che presenta uno scenario diverso. I musei devono stimolare studiosi e visitatori, anche creando nuove strade di accesso e comprensione del mondo dell’arte».

Così è stato deciso di affidarsi a Giacomo Zecchi in arte Haskj. Il giovane artista bolognese esprime la sua creatività principalmente nell’illustrazione e nell’arte visiva posizionata nel tessuto urbano. Lo stile combina tematiche e simbologie sociali ad elementi culturali e storici. Dopo la laurea triennale con lode in Lettere Classiche all’Università di Bologna, ha frequentato il corso specialistico in Illustrazione presso l’ISIA di Urbino. Le sue opere, illustrazioni e grafica, street art e murales, sono presenti in Italia e all’estero.

«Ha prevalso l’idea – ha spiegato Debora Barbagli referente delle collezioni del Museo Archeologico per il Comune -, di realizzare con la collaborazione di Paolo Storchi, esperto e divulgatore della Pinacoteca e delle sue collezioni, un’opera che, partendo dalla storia, stimoli a conoscere il Museo Archeologico.

È stato concordato con l’artista di rielaborare alcune delle opere e dei testi epigrafici selezionati fra il grande patrimonio archeologico delle collezioni statali, esposto nel complesso museale».

Haskj firma due opere. Nella prima, rielabora in chiave grafica delle urne e le loro iscrizioni funerarie. Gioca con l’onomastica per ricostruire un contesto territoriale segnato dalla cospicua documentazione epigrafica, pur scarna ed essenziale nella consistenza dei testi. Dalle iscrizioni arcaiche a quelle ellenistiche, nomi e gentilizi sono scomposti e riassociati: il visitatore potrà leggere, interpretare e ricollocare nel loro contesto storico topografico i personaggi e i loro legami familiari, la discendenza, la provenienza. Hazkj elabora in uno sviluppo totemico le urne provenienti da uno stesso contesto funerario: le immagini, sovrapposte e sfalsate, mostrano volti, miti, iscrizioni; seguono il passare degli anni con il susseguirsi delle generazioni i cui resti sono affidati ad una stessa tomba. Il secondo pannello è un live painting realizzato  nella Giornata degli Etruschi. Ispirato dai materiali esposti, il pittore ha realizzato un’opera originale accolta nel Museo. Esporre al Santa Maria  della Scala è un obiettivo per un artista. «Sono soddisfatto, emozionato di interpretare ‘Lettere dal passato’ –  ha detto Hazkj-. Il mio intento è quello di creare un connubio tra il mio stile e la tradizione culturale ereditata dal passato. In questo percorso, privilegio e rivitalizzo esteticamente temi e simbologie: creano dialoghi oltre il tempo, perché testimonianze delle vicende dell’umanità»