FIRENZE – Meloni se ci sei, batti un colpo. Sul rigassificatore. Strategie da campagna elettorale, ma che vanno tutte nella stessa direzione: chiarire la posizione della leader di Fratelli d’Italia sulla nave che dovrebbe attraccare nel porto di Piombino (Livorno).

L’ultimo invito è arrivato da Benedetto Della Vedova, di scena a Firenze per la presentazione delle candidature in Toscana di Più Europa. “Noi pensiamo che i rigassificatori siano essenziali per superare questa fase di emergenza e pensiamo che a Piombino debba essere messa la nave rigassificatrice al più presto possibile perché è una soluzione adatta al Paese – ha detto il parlamentare. Piombino è una sede pronta per questo, insieme a Ravenna. Chiediamo quindi in particolare a Giorgia Meloni, a Fratelli d’Italia, di dire una parola definitiva su questo. Giorgia Meloni è patriota, oggi essere patrioti vuol dire dare il via libera al rigassificatore di Piombino con le necessarie accortezze dal punto di vista della sicurezza che sono certo ci saranno”.

Assist colto al volo da Andrea Marcucci, candidato nel collegio Viareggio-Livorno-Pisa: “Il silenzio di Giorgia Meloni sul rigassificatore di Piombino e’ assordante. La leader di Fratelli d’Italia la pensa come il suo sindaco? O aspetta semplicemente che passino le elezioni, per dire la sua opinione ai piombinesi? Quanto al Pd basta polemiche, la nostra posizione è quella del Presidente Giani. Il rigassificatore è una necessità di interesse nazionale”.

Il governatore, chiamato in causa, non si è tirato indietro, pur riferendosi a Meloni indirettamente: “Il rigassificatore a Piombino rappresenta una necessità di interesse nazionale, voglio uscire dalle polemiche politiche perché ho un ruolo istituzionale, quello di commissario. Noi abbiamo già una intesa con Snam: il rigassificatore starà tre anni a Piombino, altri 22 su una piattaforma offshore a 12 miglia dalla costa, come quello già presente a Livorno. Chi vuole esprimere una cultura di governo si deve confrontare con questa operazione, che è da fare”.