FIRENZE – Per l’energia non è un grande momento. I prezzi continuano a salire e come se non bastasse, con tra i disagi portati dal maltempo, sono numerosi i disservizi alla rete elettrica.
A questo si somma la delicata situazione interna a E-distribuzione, società di Enel che gestisce l’infrastruttura. Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil hanno segnalato le difficoltà del personale di far fronte alla richieste degli utenti. “Le risorse umane sono ridotte ai minimi termini – hanno evidenziato i sindacati – e ciò incide fortemente sulle capacità dell’azienda E-distribuzione nel rispondere, in maniera adeguata, alle sempre più frequenti criticità meteo; non si può solo fare affidamento al senso di dovere dei lavoratori che in queste occasioni mostrano il loro attaccamento al mantenimento del servizio e ai clienti”.
Le rappresentanze sindacali hanno posto proprio l’accento sulle difficoltà dei lavoratori: “Gli attuali ritmi di lavoro, i turni ed i contemporanei reperibili sono sicuramente un aspetto che dovrà essere rivisto e garantito come da Contratto nazionale, a garanzia anche della sicurezza dei lavoratori stessi. Come sindacati chiediamo perciò ad E-distribuzione una forte e rapida inversione di rotta per rendere le linee elettriche sempre più resilienti a situazioni climatiche sempre più diverse dal passato, con assunzioni operative e impiegatizie adeguate alle reali esigenze”.
Infine i sindacati hanno offerto una sponda agli utenti, tra i più danneggiati da questa situazione: “E-distribuzione non può infatti sottrarsi alle grandi responsabilità che ha verso il Paese e che si devono tradurre nella manutenzione, ammodernamento e sviluppo della rete elettrica nazionale, con risorse adeguate, sia economiche che umane, pronta così a fare fronte anche agli eventi meteorologici avversi, che in futuro saranno sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici in atto. E una politica degna di questo nome, di fronte a quanto è accaduto, con i numerosi danni e disagi arrecati a famiglie ed imprese, non può più fare finta di non sentire e non vedere”.