SIENA – “Dobbiamo sbloccare il circuito del credito di imposta per risolvere il problema del superbonus: se il Presidente del Consiglio e il Governo credono che sia urgente farlo come noi allora le possibilità per fare un buon lavoro assieme ci sono tutte”.
Così il deputato del M5S Riccardo Fraccaro a Siena per incontrare i vertici di Ance Siena e i rappresentanti degli ordini professionali per l’evento ‘Superbonus o supercrack’ in programma al Santa Maria della Scala. “In questi mesi” quello del Governo “è stato un atteggiamento negativo perché non è mai stato affrontato in maniera organica e strutturale il problema” ha aggiunto Fraccaro davanti ad oltre 150 tra aziende e professionisti. “Negli ultimi giorni ho notato un atteggiamento molto più consapevole nei confronti della misura, servono però misure concrete perché noi dobbiamo dare risposte agli imprenditori e ai professionisti che ci lavorano”.
Aziende, ingegneri, architetti, geometri, periti edili, e tutti gli operatori della filiera a vario titolo interessati, si sono confrontati a Siena sulla misura per lo sviluppo e l’efficientamento ma che sta mettendo in seria difficoltà professionisti e committenti. Un incontro con l’onorevole Riccardo Fraccaro, tra gli ideatori del Superbonus, organizzato da Ance Siena con la partecipazione degli ordini professionali.
“Denunciamo con forza i rischi di default per il blocco della cessione dei crediti da bonus edilizi, con continue modifiche legislative che limitano fortemente la possibilità di accedere ai benefici fiscali. Il Superbonus ha dimostrato di essere un insostituibile volano: i correttivi, ancora necessari, non devono arginare i positivi effetti e danneggiare le imprese, i lavoratori e il mercato” ha sottolineato il presidente Ance Siena Giannetto Marchettini.
Al confronto con Fraccaro hanno partecipato, oltre a Marchettini, Francesco Montagnani, Ordine degli Ingegneri di Siena; Nicola Valente, Ordine degli Architetti di Siena; Massimo Pettorali, Collegio dei Geometri di Siena; Moreno Giardini, Collegio dei Periti industriali di Siena.
Secondo uno studio Ance, il costo effettivo della misura del Superbonus 110% allo Stato – al netto dei finanziamenti europei del PNRR (13,9 miliardi) e della crescita prodotta dagli interventi su Iva, Irpef e nuovi contributi (18,2 miliardi) – è di soli 6,6 miliardi di euro rispetto ai 38,7 miliardi di euro di detrazioni maturate al 30 giugno scorso. Tale cifra ha portato l’edilizia ad aumentare la produzione del 16% e a fare da traino alla crescita del Pil che è stata di oltre il 6,6% nel 2021, di cui almeno un terzo, secondo i calcoli di Ance, sono dovuti proprio all’apporto del settore edile. Pertanto, il 47% del Superbonus rientra all’erario in nuove tasse, Iva e contributi mentre il costo effettivo è del 53%.
“Il Superbonus è una leva importantissima – ha concluso Fraccaro – ma perché funzioni serve sbloccare la cessione dei crediti e serve farlo in maniera completa e non con misure spot che magari risolvono un pezzettino e non l’intera filiera”. “Ci sono imprese che hanno in pancia milioni di euro di crediti per lavori già fatti per lavori che permettono oggi alle famiglie italiane di non soffrire dell’aumento dei prezzi dell’energia e non riescono a monetizzarli, come se lo stato non pagasse i propri debiti e non è possibile tollerare questa situazione”.