SIENA – Lo schieramento di centro-sinistra su Siena prende forma. Nei contenuti ma più che altro in chi lo rappresenta. Donne e uomini dietro alle sigle che hanno sottoscritto il documento programmatico.
Dentro, oltre al Pd, ci sono tutte le forze della sinistra. Da Art. 1 a Sinistra Civica Ecologista. Poi, il Partito socialista, Italia Viva e perfino il M5S, che in città è una realtà abbastanza assente. C’è anche il Gruppo Primarie.
“Le organizzazioni politiche, civiche, associative e i movimenti del centrosinistra che stanno nascendo spontaneamente anche da parte di giovani e liberi cittadini hanno deciso di avviare un percorso comune di confronto e di condivisione – si legge nella nota -. Di fronte all’oggettivo declino economico e morale e alla disaffezione per la partecipazione politica, aggravati da oltre quattro anni di assoluta inadeguatezza e inconsistenza dell’attuale amministrazione di destra, crediamo che il rilancio della città, sempre più chiusa e povera, soprattutto di giovani, passi per una strategia di attrattività demografica, economica e culturale”.
E ancora: “Nelle prossime settimane, come campo delle forze progressiste, riformiste, ecologiste e del centrosinistra, avvieremo un’attività di ascolto e di elaborazione intensa e ampia, larga, inclusiva, finalizzata a combattere anche il fenomeno dell’astensionismo, che vedrà come protagonisti innanzitutto le cittadine e i cittadini, le competenze, le intelligenze della città in un’ottica di autentica partecipazione che, al contrario di ogni trasformismo pseudo-civico, rappresenta la migliore declinazione dell’impegno diretto e civico per il ‘Comune”.
Infine un appello alle forze civiche che vorranno fare parte del progetto: “E’ di nostro auspicio che questo primo nucleo di forze, movimenti e associazioni possa allargarsi ad altri soggetti politici, civici e ai singoli cittadini che possano condividere il percorso di confronto avviato”. Oltre alla composizione, l’altro aspetto da sottolineare riguarda la tempistica. La nota è uscita il giorno successivo all’elezione del nuovo rettore. Francesco Frati, uno dei nomi più in voga per rappresentare la coalizione, ha già le mani libere?