SIENA – Circa due ore di faccia di faccia, giusto per inquadrarsi. Da una parte Banca Mps, dall’altra i sindacati.
Al centro l’accordo sui 3.500 uscite da portare a termine entro il 1 dicembre 2022, come previsto dal decreto Milleproroghe. Sul tavolo la copertura del Fondo esuberi, che permetterà a Montepaschi di destinare alla pensione personale fino a sette anni di anticipo: la media però si dovrebbe aggirare sui cinque anni. L’istituto di credito ha l’obiettivo, come evidenziato nel piano industriale, di risparmiare 270 milioni all’anno a partire dal 2023.
L’operazione sarà su base volontaria, ma sulla scorta dei numeri illustrati questa mattina, il range di dipendenti da coinvolgere è superiore agli esuberi previsti: circa 4.200 persone. Tutto dipenderà dalla capacità delle parti di raggiungere un accordo. Per trovarlo le parti hanno cinquanta giorni di tempo. Al momento non è stata fissata una nuova data. Alla riunione non era presente l’amministratore delegato Luigi Lovaglio.
Mps rimbalza in Borsa: il titolo, forte per tutta la seduta, ha chiuso in crescita dell’11,7% a 0,53 euro, dopo aver toccato nei giorni scorsi il nuovo minimo storico a quota 0,45.