MONTEPULCIANO – Il Cantiere Internazionale d’Arte affida l’inaugurazione della 47° edizione alla grande lirica: l’opera buffa ‘Rita – due uomini et una donna’, di Gaetano Donizetti, apre il Festival sabato 16 luglio, alle 21.30, al Teatro Poliziano: raro titolo del repertorio donizettiano, l’atto unico è presentato per la prima volta nella trascrizione per orchestra da camera, appositamente commissionata a Paolo Cognetti.

Il premiato regista francese Vincent Boussarda firma l’allestimento; protagonista il soprano Patrizia Ciofi; il direttore musicale del Cantiere Marc Niemann sul podio dell’Orchestra La Filharmonie.

Inizia così questa nuova esperienza del Cantiere che, fino al 31 luglio, anima con Montepulciano i Comuni della Valdichiana senese: 36 eventi; 15 première; 320 artisti dal mondo; una rete europea di collaborazioni. Un cartellone di grande respiro internazionale che si è meritato la presentazione negli ambienti del consiglio regionale della Toscana.

«Questa capacità di tenere insieme la storia, la contemporaneità e l’apertura internazionale è la nostra idea di ciò che dovrebbe essere la Toscana – ha detto il presidente del consiglio Antonio Mazzeo -. Il Cantiere Internazionale d’Arte è un modello per gustare il tempo della riflessione, per promuovere l’educazione all’ascolto: è un valore fondamentale verso le sfide del futuro. Il Cantiere rappresenta la Toscana diffusa che sa muoversi insieme affermandosi nel mondo».

Il Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano continua a sorprendere: proprio da quarantasette edizioni, da quando il compositore tedesco Hans Werner Henze lanciò il suo Manifesto. Il progetto utopistico diventò realtà con il Festival: la soluzione che eleva il magnifico borgo, nel sud della provincia senese, a laboratorio di bellezza socialmente utile grazie al linguaggio sovranazionale della musica.

Delle ricadute del territorio di una realtà come quella del Cantiere Internazionale dell’Arte ha parlato in Regione la consigliera Elena Rosignoli. «Da 47 anni produce cultura e condivisione a Montepulciano e nei paesi aderenti all’Unione del Comuni della Valdichiana senese. Il Cantiere è soprattutto una scuola di musica: annovera giovani che sono arrivati a suonare in orchestre molto qualificate».

«È l’evento più importante della stagione culturale poliziana – ha detto il sindaco di Montepulciano Michele Angiolini –: ha dato notorietà e visibilità al nostro comune a livello internazionale. Ha accompagnato il nostro territorio in una crescita non solo culturale ma anche economica, creando delle professionalità sia in campo musicale che tecnico»

Ricerca, sfida, rischio: le priorità decise dal direttore artistico Mauro Montalbetti. La direzione musicale del tedesco Marc Niemann conferma l’identità internazionale. «Fra i protagonisti – ha anticipato Montalbetti –, il teatro musicale con quattro opere di teatro musicale, di cui due espressamente commissionate a giovani compositrici, ed una di repertorio tradizionale. Lo sforzo è dimostrato dalle commissioni: dieci, il record. Abbiamo privilegiato le novità: dall’installazione video-musicale all’evento incentrato su Pasolini. Spazio alla danza, musica da camera, alla creatività contemporanea con gli interpreti più interessanti presenti al Cantiere».

Una giornata densa di appuntamenti quella del 16 luglio, quando nel pomeriggio il Cantiere alzerà il sipario nella Fortezza con ‘Il senso del luogo–Montepulciano’, installazione video/sonora. Poi in Piazza Grande le ‘Fanfare di apertura’ dell’Ensemble fiati e percussioni dell’Issm ‘R. Franci

A fare più grande il Cantiere, le orchestre in residenza: Dresdner Sinfoniker formazione all stars e l’Orchestra della Toscana; la Poliziana e l’Orchestra Giovanile del Conservatorio della Svizzera Italiana. Nel cartellone, troviamo personaggi importanti, come la nippo-statunitense star del pianismo internazionale; Mari Kodama, protagonista del concerto di chiusura su repertorio della compositrice Silvia Colasanti, Schumann e Prokofiev. Ed ancora il primo ballerino di Amburgo, l’ucraino Oleksander Ryabko, il direttore d’Orchestra Yuman Ruiz cresciuto ne El Sistema di Abreu. Lo storico ensemble ‘Sentieri Selvaggi’, il 17 luglio nel Chiostro di Sant’Agnese, è diretto da Carlo Boccadoro. Lo ritroviamo il 20 luglio, nel Cortile delle Carceri, al pianoforte con Andrea Rebaudengo nell’evento per Franco Battiato.

Omaggio a Pier Paolo Pasolini: il 20 luglio nel Chiostro di Sant’Agnese, ‘RE Pasolini’, Stefano Battaglia pianoforte. Sabato 23 luglio, in Cattedrale ‘PSLN’, drammaturgia Roberto Paci Dalò e Benedetta Bronzini.

E con Montepulciano, il Cantiere trova i suoi scenari nei panorami mozzafiato, borghi, chiese, elementi dell’identità della Valdichiana. Come il Castello di Sarteano che il 22 luglio accoglie ‘3// Decameron’, regia Laura Fatini. La danza contemporanea scivola il 30 luglio al Poliziano con ‘Obscura’, Compagnia MP3 Project@.

Il Cantiere 2022 moltiplica le collaborazioni per l’educazione musicale e culturale dei giovani: dallo IED Istituto Europeo di Design sul fronte visuale alla storica partnership con Summer Lab dell’Accademia Europea di Musica e Arti Palazzo Ricci, proseguendo con i giovani scenografi dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e con la light designer selezionata dal Guido Levi Lighting Lab, impegnati per la Rita di Donizetti. In questo incrocio, si guadagnano un importante spazio i giovani compositori dell’Issm Rinaldo Franci di Siena e autori di uno degli appuntamenti bandistici, cuore musicale della città di Montepulciano nel suo legame indissolubile con l’esperienza pioneristica di Henze.

Il Cantiere Internazionale d’Arte 2022 cala il sipario il 31 luglio in Piazza Grande dove per il Concerto di Chiusura suona l’Orchestra Regionale della Toscana; solista il maestro nippo-statunitense Mari Kodama; direttore Marc Niemann; musiche di Colasanti, Schumann, Prokofiev (www.fondazionecantiere.it).