SIENA – Il nuovo piano industriale di Mps al 2026 prevede un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro e circa 4 mila uscite volontarie attraverso il ricorso al fondo di solidarietà, con risparmi annui nell’ordine dei 270 milioni di euro a partire dal 2023 e costi di ristrutturazione per circa 0,8 miliardi.

Il nuovo piano industriale di Mps “a clear and simple commercial bank”, prevede di generare un utile ante imposte di 705 milioni di euro nel 2024 e di 909 milioni nel 2026. Il rapporto tra costi e ricavi, grazie anche agli interventi sul personale, scenderà dal 71% del 2021 al 60% nel 2024 e al 57% nel 2026. Sul fronte della solidità patrimoniale la banca potrà esibire un Cet1 ratio del 14,2% e del 15,4% nel 2026.

Il nuovo piano industriale di Mps prevede che la banca torni a remunerare gli azionisti dopo molti anni con un dividendo. La cedola, spiega la banca, verrebbe pagata sul risultato di bilancio del 2025, sulla base di un pay-out ratio (percentuale dell’utile destinata a dividendo) del 30%.

Dall’implementazione delle iniziative del piano, si spiega nella nota, è atteso un contributo incrementale al risultato operativo lordo 370 milioni al 2024 e 527 milioni al 2026, per effetto di un aumento dei ricavi commerciali (margine di interesse al netto del contributo TLTRO e commissioni) di circa 424 milioni al 2024 e circa 612 milioni al 2026, una riduzione del contributo del TLTRO, dei ricavi da trading e di altri ricavi della gestione finanziaria di 303 milioni al 2024 e 306 milioni al 2026 e una riduzione dei costi operativi di 248 milioni al 2024 e 221 milioni al 2026.

Il Piano prevede un costo del rischio inferiore a 50 punti base al 2024 e al 2026 e un miglioramento del profilo di rischio della banca, attraverso una riduzione i crediti deteriorati netti che scenderanno dal 2,6% del 2026 all’1,9% nel 2024 e all’1,4% nel 2026, anche attraverso operazioni mirate di cessione di portafogli npl. L’utile utile netto, grazie alle Dta (attività fiscali differite, si assesterà a 1.003 milioni al 2024 e a 833 milioni al 2026

Con il nuovo piano Mps “intende rafforzare il proprio ruolo di banca commerciale con un posizionamento ‘chiaro e semplice’. Il piano, orientato alla creazione di valore per gli stakeholder di Bmps, si pone come principale obiettivo il raggiungimento di un livello di profittabilità sostenibile con un bilancio solido, una struttura operativa ottimizzata e la piattaforma digitale best in class Widiba, facendo leva sulla forza dello storico franchise commerciale, sul talento delle persone del gruppo e un impegno Esg trasversale a tutte le attività della banca”, spiega la nota.

Per fare questo Mps punta sull’ “ottimizzazione della struttura organizzativa al fine di rendere l’operatività della banca agile ed efficiente” e sul “rilancio della piattaforma commerciale” rendendo l’istituto senese, che si focalizzerà sulle famiglie e le imprese, un “punto di riferimento nei territori di appartenenza”. Il Monte potrà contare su “un bilancio solido e resiliente” grazie all’aumento di capitale da 2,5 miliardi, la cui esecuzione è attesa “entro fine 2022” e una “strategia di funding sostenibile” e  al “miglioramento del profilo di rischio”. Per quanto riguarda infine le eredità del passato manterrà un “approccio basato su elementi fattuali e l’esperienza maturata nella gestione dei rischi legali straordinari”.

L’aumento di capitale verrà sottoposto all’approvazione dell’assemblea degli azionisti “entro la fine di settembre” e il suo completamento è atteso “entro fine 2022”. Grazie all’aumento Mps disporrà di “significativi buffer (cuscinetti, ndr)” di capitale “rispetto ai requisiti regolamentari”, rappresentati da oltre 300 punti base nel 2024 e 400 punti nel 2026 di Tier 1 ratio rispetto a quanto prescritto dalla Bce con lo srep. E questo nonostante “i regulatory headwinds attesi” e la distribuzione di dividendi dal 2025.

Il piano industriale di Mps intende valorizzare il “ruolo di ‘advisor'” della banca nella “gestione del risparmio delle famiglie”, insistendo nelle partnership con Anima nel risparmio gestito e Axa nella bancassicurazione e puntando sulla challanger bank del gruppo Widiba.

In particolare Mps punta a raggiungere “il pieno potenziale commerciale nel wealth management attraverso la consolidata partnership con Anima e la nuova piattaforma di advisory”, “continuare il percorso di successo nel bancassurance” con Axa, “valorizzare appieno Widiba” su cui verranno investiti “30 milioni per portare a scala il suo modello di business, sempre più orientato alla consulenza finanziaria”.