FIRENZE – Gli occhi delle Procure toscane sui rincari della benzina.
La richiesta arriva dal Codacons della Toscana, che ha presentato un esposto nelle sedi distrettuali regionali per chiedere di indagare “sugli abnormi rincari dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa registrati nelle ultime settimane in regione e su possibili speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese della Toscana”.
L’associazione dei consumatori, che ha presentato analoga richiesta anche in altre regioni, ricorda, in una nota, che “oggi la benzina costa oltre il 28,5% in più rispetto allo scorso anno, mentre il gasolio è rincarato di circa il 37,5% sul 2021. Un andamento dei listini del tutto anomalo, che si registra nonostante il taglio delle accise disposto dal Governo e che non sembra essere giustificato dalle quotazioni petrolifere”.
“Con il nostro esposto – sottolinea il presidente dell’associazione Carlo Rienzi – chiediamo ad Antitrust e procure di attivarsi per capire chi stia speculando aumentando ingiustificatamente i listini dei carburanti alla pompa, che salgono nonostante il calo del petrolio, e di aprire indagini sul territorio attraverso l’ausilio di Nas e guardia di finanza per i reati di manovre speculative su merci e aggiotaggio, sequestrando atti e documenti utili presso le sedi delle società petrolifere presenti in Italia”.