FIRENZE – “La Regione Toscana nelle prime fasi della pandemia è stata tra le più attive nell’allestimento di un percorso per la raccolta, la validazione e lo stoccaggio di unità di plasma immuni Covid”, tuttavia “la sospensione della raccolta è stata motivata dai dati della letteratura che hanno dimostrato l’inefficacia di questa opzione nella popolazione di pazienti studiati”.
Lo ha detto l’assessore al diritto alla salute della regione Toscana Simone Bezzini rispondendo in Consiglio regionale a un’interrogazione del portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) in merito alla somministrazione di plasma iperimmune ad un paziente dell’isola d’Elba (Livorno).
“Le risposte ci sono state date – ha commentato Landi – e spiegano che la Regione segue in maniera pedissequa le indicazioni dello Stato e non agisce in termini di discrezionalità come succede in altre regioni”. Riguardo a un’interrogazione della capogruppo M5s Irene Galletti sul controllo della salute della popolazione e dell’ambiente nei comuni delle aree Sin della Toscana, Bezzini ha detto che la Giunta regionale “ha approvato un progetto di ‘approfondimento epidemiologico delle popolazioni residenti in sei comuni siti di interesse nazionale Sin della Toscana della durata di 18 mesi e le risorse sono state impegnate e in parte liquidate ad Ars”.
I problemi riguardano, nella zona costiera della Toscana oltre 350mila persone. Infine, Bezzini ha risposto a un’interrogazione del gruppo Fdi sull’appalto di Estar aggiudicato a un raggruppamento temporaneo di imprese in cui una delle due società ha un amministratore delegato condannato a sette anni di reclusione per reati legati ad appalti in sanità. “Estar – ha detto Bezzini – conferma che la procedura di aggiudicazione del terzo lotto dell’area Sud est è pienamente conforme alle norme vigenti”. Inoltre, ha aggiunto l’assessore, “dalle visure effettuate da Estar alla data del 25 febbraio 2022 non esistono annotazioni relative alla società Tecnologie sanitarie spa – Polygon spa sul casellario delle imprese Anac, e anche sulle visure camerali di Polygon non compare il nominativo di Francesco Zanzi”.