SIENA – “È come quando uno deve conquistare una donna, io ci provo con tutte, poi qualcuna ci starà”.

A suggerire la tecnica Pasquale Marchese, chief commercial officer di Mps, Pasquale Marchese, nel corso di un corso di formazione per dipendenti della banca.

Parole che gli erano state dette da un “top performer di un’altra azienda”, rispondendo alla domanda su come facesse a vendere così tanti prodotti. “Ricordo, in un’altra azienda, un top performer del commerciale proprio dei prodotti di protezione – ha spiegato il manager -. Gli chiesi: come fai a vendere così tanti prodotti, dipende dalla formazione che hai fatto, dipende dalla conoscenza dei clienti, da che dipende? Lui mi rispose in dialetto. Mi disse: ‘Ingegne’, che le devo dire, è come quando uno deve conquistare una donna, io ci provo con tutte, poi qualcuna ci starà”. Il caso, risalente a qualche giorno fa, è stato riportato dall’edizione fiorentina di Repubblica.

Questa mattina il dirigente, che aveva da subito provato a correggere il tiro, ha cercato di rimediare a quanto detto. “Voglio scusarmi con te e con la banca che rappresento per le parole pronunciate durante l’incontro formativo della settimana passata, sicuramente inappropriate e fuori luogo – ha scritto una mail rivolta ai colleghi -. Non era assolutamente mia intenzione mancare di rispetto alle tante colleghe e ai tanti colleghi con cui ho il piacere di collaborare quotidianamente, né era mia intenzione fare riferimenti di genere. Lo stile della nostra Banca è ben diverso, i modelli di riferimento a cui guardare tutti i giorni durante il nostro lavoro devono essere ovviamente diversi. La mia è stata una leggerezza e spero davvero che vorrete accettare le mie più sentite e doverose scuse per questo spiacevole episodio”.

Sulla vicenda è intervenuta anche Barbara Orlandi, rappresentante del Coordinamento donne Cgil Toscana: «Gli esempi sono solo sessisti, un suggerimento: evitateli. Che siano interventi, relazioni, corsi di formazione, comizi, è sempre preferibile evitare esempi del tipo: sarebbe come se…, è come quando… perché puntualmente assistiamo ad esempi solo stereotipati e sessisti. Quando va bene sono esempi calcistici dedicati a chi se ne intende. Allora, un suggerimento, se non sapete spiegare con parole vostre cosa intendete dire, lasciate perdere o cambiate argomento”. I sindacati, quando la notizia si era diffusa, avevano bollato subito il fatto come “deprecabile episodio di mancanza di rispetto e sensibilità nei confronti della professionalità di tutti i nostri colleghi senza distinzione di genere”.